29 Ago 2013
Festival “Lo sguardo di Omero”
Ultimo giorno di proiezioni, venerdì 30, per il Festival “Lo sguardo di Omero” che conferma e accresce sempre il successo ed il pubblico che lo segue. Roca Nuova è proprio la casa del festival che accoglie nei suoi spazi gli affezionati che tornano da quattro anni e si aggirano nel borgo con lo sguardo consapevole di chi sa cosa si aspetta, ma anche i neofiti con il loro sguardo curioso, attento, sorpreso, tra una proiezione e l’altra, di poter incontrare, chiacchierare, bere un caffè, consultare o acquistare un libro, mangiare velocemente qualcosa, prima di riprendere posto e tornare a lasciarsi ammaliare da paesaggi e storie, colpire da drammi e storia con cui l’uomo non ha ancora fatto i conti. Nella programmazione del festival c’è la poesia, il dramma, l’identità individuale e quella sociale, c’è da pensare, commuoversi, e c’è da condividere tutte queste emozioni, uscendo dal villaggio, per immergersi nuovamente nelle nostre quotidianità, magari un po’ più consapevoli o segnati sulla necessità di uno sguardo nuovo sull’anima dei paesaggi e sui paesaggi dell’anima.
Il programma della serata:
CORTILE DI ULISSE – ROCA NUOVA – VILLAGGIO RURALE DEL XVI SEC. d.C.
ore 20.30 – “PESCASSEROLI – STORIE DI UOMINI STORIE DI NATURA” di Michele Imperio
Italia 2012, colore, durata 50 minuti
Esistono professioni che sembrano immobilizzate in un altro tempo, perché sono lontane dal concetto di orario e luogo di lavoro. I boscaioli e i mulattieri vivono in questa dimensione personale che si incontra con i tempi naturali delle stagioni ed il documentario racconta la loro vita ed i loro sacrifici a Pescasseroli, nel mezzo del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, uno degli ambienti più belli d’Italia, dove la sincronicità degli eventi, incontra una dimensione sempre in bilico fra la spiritualità di chi guarda con rispetto all’immensità della natura e la realtà di tutti i giorni, quella della sopravvivenza e di un lavoro fra i più pericolosi e meno redditizi.
ore 21.30 – “STA PER PIOVERE” di Haider Rashid
Italia 2013, colore, durata 91 minuti
Said, un giovane sicuro e ambizioso, nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa da trent’anni, e riceve un decreto di espulsione. L’Italia, il paese che Said ha sempre considerato suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a “tornare a casa”, in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana; questo percorso lo porterà attraverso i meandri di una burocrazia legislativa retrograda e alla riconsiderazione della sua identità, riflettendo su un dilemma profondo: rimanere in Italia clandestinamente o partire per l’Algeria con la sua famiglia, aiutandola a ricostruirsi una vita nel paese che ha lasciato trent’anni fa?
ore 23.00 – LA TRANSUMANZA DELLA PACE di Roberta Biagiarelli
Italia 2011, colore, durata 68 minuti,– sarà presente la regista Roberta Biagiarelli
Un originale road movie che ha per protagoniste manze e vacche, i paesaggi e i pascoli del Trentino e quelli della Bosnia-Erzegovina; un’azione di solidarietà esemplare realizzata da Gianni Rigoni Stern, figlio di Mario. Quarantotto manze e manzette di razza rendena sono state trasferite e donate, a seguito di un percorso di conoscenza e identificazione sul campo, alle famiglie di allevatori sull’altopiano di Suceska, a una decina di chilometri da Srebrenica. Un progetto incisivo che prende avvio dalla volontà di porre rimedio in modo concreto ai danni lasciati sul campo dalla guerra, per aiutare a ricostruire, almeno in piccola parte, le condizioni di una ripresa e di una prospettiva sul futuro agricolo di una comunità bosniaca che patisce, ancora oggi, a quindici anni dalla fine della guerra, le conseguenze della devastazione. Gianni Rigoni Stern si fa ponte per trasferire la sua esperienza e sapienza legata ai ritmi della
natura da un Altopiano italiano, quello di Asiago, verso un Altopiano bosniaco. Un racconto di ri-generazione di valori, di scambi e relazioni positive legate alla terra, “tra compaesani che vivono differenti geografie”.
SALETTA PENELOPE – ROCA NUOVA – VILLAGGIO RURALE DEL XVI SEC. d.C.
- 30 AGOSTO 2013 – ROCA NUOVA – VILLAGGIO RURALE DEL XVI SEC. d.C.
ore 20.00 – MUFFA DI Ali Aydin
Turchia – Germania 2012, durata 94 minuti,
Basri è un uomo sulla sessantina che si guadagna da vivere facendo il guardiano delle ferrovie. Da diciotto anni invia lettere alle autorità al fine di avere notizie del figlio, scomparso dopo un arresto per aver espresso opinioni politiche avverse al governo turco. È la speranza di riabbracciarlo o, almeno, di poterne seppellire i resti, a spingerlo avanti, nonostante i suoi tentativi siano stati repressi più volte dalle forze di polizia. Segretamente malato di epilessia e al di fuori di ogni legame sociale, aspetta una risposta che, una volta arrivata, lo renderà ancora più solo. L’intento civile e lo scavo psicologico sono le due linee strutturali su cui posa questo dolente film sulla distanza e sullo smarrimento, perfettamente calato in un Paese socialmente decomposto. Il titolo rimanda propriamente ad una marcescenza, ad una muffa capace di rendere l’aria irrespirabile, che non è mai solo sfondo, ma parte sostanziale di un esordio registico segnato da non comuni capacità di racconto. Premio Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima (Luigi de Laurentiis) alla 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.