28 Dic 2013
Alluvione in provincia di Taranto. La Regione blocca i 10 milioni di euro
Nardoni: “tutto il tempo impegnato a comporre il conflitto tempo tolto alla soluzione dei problemi”
Eravamo pronti a pagare già gli anticipi di quei 10milioni di euro destinati ai Comuni alluvionati della provincia di Taranto, ma l’alta conflittualità tra le amministrazioni che ne sarebbero dovute essere beneficiarie, ha prodotto come unico risultato il blocco di tutte le risorse.
Taglia corto l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che interviene sulla stampa dopo le polemiche alimentate dal Sindaco di Palagianello, Labalestra, e dalle contestazioni mosse dagli altri comuni così drammaticamente colpiti dall’alluvione dello scorso ottobre in provincia di Taranto.
Le polemiche di questi giorni non hanno nessun fondamento – spiega Nardoni – perché i Sindaci dovrebbero conoscere come me e se non addirittura meglio di me le leggi, i regolamenti e le norme che sovrintendono l’elargizione di sostegni pubblici. Nel caso specifico parliamo inoltre di strumenti che la giunta regionale su mia sollecitazione aveva dato mandato di intercettare in assenza di fondi disponibili sul Bilancio autonomo e nell’assoluta incapacità di intervento di risarcimento da parte del Fondo di Solidarietà Nazionale (incapiente già dal semestre precedente all’alluvione che ha colpito l’area di Taranto – ndr).
L’Autorità di gestione aveva pertanto deciso di aiutare la provincia di Taranto ricorrendo ad un escamotage e intervenendo con l’attivazione della Misura 125 del Programma di Sviluppo Rurale, dedicata al finanziamento delle strade rurali.
Il PSR in realtà ha come obiettivo il finanziamento allo sviluppo delle imprese agricole – sottolinea ancora l’Assessore Nardoni – e non il risarcimento dei danni civili o infrastrutturali subiti da un territorio e pertanto nelle more di quell’utilizzo noi avevamo proceduto con i bandi e attraverso criteri di selezione previsti dall’Unione Europea, dalla Commissione e dalla Corte dei Conti Europea. Insomma attraverso l’utilizzo di fondi messi a disposizione dalla 125 avremmo potuto alleviare parte del danno subito, “inventando” così una strada di sostegno a quelle comunità che pure non era nelle competenze dell’assessorato alle risorse agroalimentari.
Per quanto riguarda il Comune di Palagianello è giusto dire che il Sindaco non sa o forse fa finta di non sapere che è il PSR e non la giunta o questo assessorato ad escludere gli interventi della misura 125 in presenza di colture estensive come è appunto nel caso di quel territorio – sottolinea Nardoni – pertanto fa veramente dispiacere leggere di commenti fuori luogo in presenza di un contesto di così grave emergenza in cui innanzitutto dai sindaci sarebbero stati opportuni maggiore solidarietà e spirito costruttivo.
Ora di fronte alle diffide e alle richieste di chiarimento giunte dai sindaci del versante occidentale della provincia di Taranto, alla Regione non resta che bloccare tutto.
Il Piano di Sviluppo Rurale – commenta Nardoni – era stato piegato alle esigenze di quei comuni, dirottato verso quei territori malgrado in tutta la Puglia tante sono le necessità di intervento che proprio il PSR in tema di sviluppo ha il dovere di sopportare.
Ora per quegli interventi previsti nelle aree alluvionate i tempi si restringono – dichiara infine l’Assessore regionale – perché gli investimenti dovrebbero essere realizzati entro il 30 giugno del 2015. E’ tutto il tempo che servirà per comporre e resettare tutta questa conflittualità è in realtà tempo tolto alla realizzazione delle opere e alla soluzione di qualche problema.