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La Provincia di Lecce è da tempo in prima linea contro il gioco d’azzardo, riconosciuto oggi come malattia nel Decreto Balduzzi

Soddisfazione dell’ assessore Filomena D’ Antini Solero per il decreto recentemente approvato in Consiglio dei Ministri sul gioco d’azzardo, riconosciuto oggi come malattia. E’ stato, infatti, aggiornato l’elenco dei livelli essenziali di assistenza erogata dal Servizio Sanitario Nazionale (i LEA), includendovi la ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco d’azzardo. “Il Decreto Balduzzi – afferma l’assessore provinciale alle Politiche sociali – rappresenta un grande passo in avanti verso una tutela più completa dei cittadini, degli uomini e delle donne, delle famiglie. Sì, perché la dipendenza dal gioco d’azzardo annienta non soltanto chi gioca e spende in modo scriteriato e sproporzionato i suoi risparmi, ma anche le loro famiglie che, ad oggi, si sentivano sole nell’affrontare una problematica tanto complessa quanto devastante, in termini non solo economici, ma anche psicofisici”. “Per questi motivi la Provincia di Lecce già da tempo, ancor prima di tale importante intervento normativo, ha sottoscritto un protocollo con l’ Asl Lecce finalizzato alla prevenzione e recupero del fenomeno. E’, infatti, in corso la ricerca sociale sul gioco d’azzardo attivata dalla Provincia di Lecce, relativa ai dati sociali e territoriali in base ai quali sarà costituita una banca dati dei servizi pubblici e privati che si occupano di gioco d’azzardo patologico, a disposizione delle famiglie e di tutti i soggetti interessati”. Si procederà alla realizzazione della mappatura dell’offerta di gioco d’azzardo legale nel territorio della provincia di Lecce, e, in particolare, dei punti SISAL, LOTTOMATICA e SNAI, analizzando, nel contempo i servizi pubblici e privati che si occupano di gioco d’azzardo patologico sul territorio. Gli obiettivi principali sono quelli di mettere a disposizione delle famiglie e di tutti i soggetti coinvolti una banca dati utile, appunto; individuare i servizi pubblici, privati o del privato sociale che possano prendere in carico soggetti affetti da dipendenza patologica da gioco d’azzardo; rilevare la percezione del fenomeno da parte dei servizi competenti, dei servizi sociali dei comuni e dei consultori familiari; rilevare eventuali fabbisogni formativi degli operatori preposti alla loro presa in carico. “L’ assessorato alle Politiche sociali – sostiene Filomena D’Antini Solero – intende, in un momento in cui il disagio sociale è in aumento, manifestare vicinanza ai cittadini e alle famiglie per offrire supporto al fine di uscire dal tunnel, in raccordo con i Sert e le Asl, evitando, in tal modo, drammi sociali ancor più gravi connessi in alcuni casi anche al fenomeno del racket e dell’usura”. “Nei prossimi giorni – conclude l’assessore – verrà attivato un tavolo interistituzionale finalizzato alla individuazione, sulla base dei risultati emersi, delle possibili ipotesi di intervento in materia di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico sul territorio provinciale, coinvolgendo anche le associazioni antiusura che hanno aperto sportelli sul territorio. Il tutto per fare sì che le famiglie e le persone entrate in patologia non si sentano abbandonate e abbiano strutture legali e istituzionali di riferimento”.

 

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