15 Apr 2015
Una donna ha dato alla luce due gemelli da due padri diversi, con un processo senza precedenti di fecondazione
Nel processo di fecondazione in vitro prendono parte 2 donne e 2 uomini.
Lo scorso fine settimana una donna ha dato alla luce in Israele un paio di gemelli da due uomini diversi, attraverso un processo di fecondazione in vitro dn un’altra donna che ha donato le sue uova, formando un processo di gestazione insolito costituito da due uomini e due donne. Lo ha riferito il quotidiano Yediot Aharonot. “E ‘molto insolito. So di un altro caso come questo”, ha detto il dottor Ilia Bar, direttore della clinica a Tel Aviv che ha accompagnato l’intero processo che è stato effettuato in Europa orientale, perché la legge locale vieta la fecondazione di due diversi genitori. Secondo il giornale la fertilizzazione e successiva gravidanza è stato richiesta da entrambi i genitori, una coppia di 30 anni, e praticati con l’aiuto di una clinica privata. I due uomini andarono dal medico con la richiesta insolita di avere due bambini alla volta, uno di ciascuno, e con l’aiuto di una donatrice di ovuli e di un’altra donna volontaria che ha concepito nel suo grembo. Il processo di fecondazione è stato condotto in un laboratorio dove il Dr. Bar dove due gruppi di uova sono stati fecondati con lo sperma separato eiaculato da ciascun genitore. Dopo aver scelto le uova fecondate da ciascun genitore, con maggiori possibilità di successo, sono stati impiantati nella surrogata, che ha continuato la sua gestazione in Israele. “Si tratta di una gravidanza gemellare in programma a cui ogni embrione appartiene ad un genitore, le uova provenienti da un donatore e la gravidanza portata da un’altra donna.” ” Sabato in Israele la sensazionale notizia della nascita dei gemelli all’Ichilov Hospital di Tel Aviv ha sollevato grande attenzione da parte dei media per la sua condizione insolita che include tre genitori biologici (due uomini e una donna) e una madre surrogata.Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta, ovviamente, di un caso estremo, che però mette in luce la paradossalità della vicenda. In Italia le tecniche della fecondazione eterologa, la maternità surrogata, il congelamento e la diagnosi genetica preimpianto sono vietate.