12 Mag 2015
“Scienza, Storia e Innovazione Tecnologica”
Nell’ambito delle attività previste per il progetto DICET (living lab DI Cultura E Tecnologia) finanziato nell’ambito del PON 2007-2013 dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca l’Università del Salento organizza un convegno dal titolo “Scienza, Storia e Innovazione Tecnologica”.
Il Convegno si terrà presso il Castello di Copertino, Mercoledì 13 Maggio, alle ore 18.00 e verterà sulla scienza e tecnologie innovative per la ricerca storico-archeologica e la valorizzazione del patrimonio culturale. Gli enti patrocinatori sono la Città di Copertino e l’Unione dei Comuni UNION3.
Durante la sua relazione il Prof. Lucio Calcagnile, Ordinario di Fisica Applicata presso l’Università del Salento, e direttore del CEDAD-CEntro di DAtazione e Diagnostica, illustrerà le attività del Progetto e i casi di studio che sono in fase di attuazione a Lecce, Copertino, Gallipoli e altre città per la validazione delle tecnologie di diagnostica, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale. Illustrerà anche alcuni studi recenti effettuati al CEDAD che hanno contribuito a riscrivere la storia grazie alle piu’ moderne tecnologie disponibili in Italia, a cominciare da quelle nucleari presenti all’Università di Lecce. Emergerà chiaramente come ormai è necessaria una forte interazione tra i saperi scientifici e umanistici per una completa conoscenza del bene culturale e come sia necessaria la partecipazione di team multidisciplinari per lo studio del Patrimonio Culturale. Tra i casi di studio ai quali il Professore Calcagnile accennerà la Lupa Capitolina, ringiovanita di 17 secoli grazie alle datazioni effettuate al CEDAD, I bronzi di Riace, e i numerosi studi su importanti personaggi del passato effettuati in collaborazione con il professore Giorgio Gruppioni, Ordinario di Antropologia dell’Università di Bologna, sede di Ravenna.
Il professore Calcagnile parlerà anche di una importante innovazione tecnologica che è stata realizzata al CEDAD, connessa con l’acceleratore di particelle Tandetron, e che consentirà di datare materiali organici con pochissimi milionesimi di grammo. Si tratta di una sorgente unica che consentirà di datare i materiali utilizzando direttamente il gas sprigionato dal materiale con una riduzione del materiale necessario per la datazione con il radiocarbonio di circa 100 volte rispetto all’attuale. Di fatto con questa sorgente si potranno datare materiali estremamente piccoli, a volte unici, e la Sindone, prelevando soltanto 2-3 millimetri di filo di lino.
Il professore Mauro Perani, ordinario di Ebraico che ha riscoperto il piu’ antico rotolo completo del Pentateuco conservato nella Biblioteca Universitaria di Bologna alla cui datazione ha significativamente contribuito lo staff del professore Calcagnile. Tra i relatori anche il Prof. Alberto Melloni, Ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, segretario della fondazione FSCIRE di Scienze Religiose “Giovanni XXII” di Bologna, e uno dei massimi esperti di Storia del Cristianesimo.
Completeranno il programma i proff Luca Mainetti, e il dr. Gianluca Quarta, responsabili del progetto DICET ricerca e DICET formazione, rispettivamente il prof. Mario Lombardo, direttore del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento.
E’ prevista anche la presenza dell’assessore all’Innovazione Tecnologica del Comune di Lecce, Ing. Alessandro delli Noci che illustrerà l’importanza del progetto DICET per la città di Lecce.