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Cassano: “Dischi privati, soldi pubblici nella Puglia di Vendola”

Un album musicale finanziato con soldi pubblici e fiume di denaro “dirottato” verso una nota Onlus. Con un’interrogazione urgente chiederò al presidente della Regione, Nichi Vendola e all’assessore Silvia Godelli se corrisponde al vero quanto da tempo sta avvenendo nel mondo gay e lesbico in Puglia e fonte di forti malumori tra le stesse associazioni.
L’ultima notizia risale al 22 maggio scorso, quando nel bollettino ufficiale della Regione n. 74, appare il progetto “Campagna contro l’omofobia”, nell’ambito di azioni di sensibilizzazione sui temi sociali legati all’omofobia – transfobia. A questo punto riecco la “solita” associazione Between Onlus, nota per la sua vicinanza (ne sarebbe stato in passato socio fondatore), a un “eletto” della sinistra barese, Giancarlo Piccirillo, strapagato direttore di Pugliapromozione. Secondo quanto si legge nel bollettino ufficiale, per l’organizzazione in un locale notturno di Bari di un evento musicale, una rassegna cinematografica e uno show live di un ”artista” locale, tal Francesco Fidati, in arte “S!nner”, la Regione “con un contributo di 4.000 euro concorre alle spese per la produzione di un album musicale dal titolo Temptations rivolto in particolare ad un pubblico giovanile, che utilizza la musica pop ed elettronica come veicolo di contenuti, utilizzando linguaggi semplici e di massa per raccontare e sperimentare le differenze”. E ancora: “Soggetto proponente e attuatore: Associazione Between – Be different without difference- Onlus di Bari”. Naturalmente secondo molti dei presenti alla stessa manifestazione, non si tratta altro che di un “evento discotecaro!!”, quindi soldi pubblici per serate in discoteca che di sociale non hanno nulla, con tanto di biglietto di ingresso di 10 euro + 7 euro di drink.
Non solo, nell’interrogazione chiedo a Vendola e alla Godelli se rispondono al vero i “mormorii” che provengono dal mondo dell’associazionismo gay e lesbico e che vogliono la “Between Onlus” beneficiaria di altri contributi pubblici per manifestazioni e campagne di sensibilizzazione contro l’omofobia. Il tutto proprio a discapito di altre associazioni che invece sarebbero sistematicamente tenute fuori da ogni progetto. Se tutto ciò venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad una reiterazione gravissima di sperpero di soldi pubblici a favore dei soliti amici. Se Vendola ritiene così di tutelare diritti di cittadini più deboli, si faccia un giro nei suoi ospedali, o in una fabbrica delle sua regione, o tra i disoccupati che protestano ogni giorno alla ricerca di un sacrosanto posto di lavoro, o entri in un carcere per un faccia a faccia con i detenuti. Troverà suoi concittadini, etero e omo, che soffrono, che pagano, che nessuno rispetta. Tanto meno la sua Giunta.

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