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“Impossibile che Di Mattina ed Errico vadano a braccetto. Non erano antitetici l’uno all’altro?”

Il Senatore Ruggeri ha centrato in pieno il bersaglio! Il Sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, se solo si fermasse un attimo, se solo evitasse di intestardirsi in una battaglia inutile contro i cittadini, se solo ragionasse con la sua testa, se solo facesse appello al senso di responsabilità che deriva dalla sua carica e ci tenesse un po’ di più all’immagine della “Città Bella”, non dovrebbe esitare, nemmeno un secondo, a rassegnare irrevocabilmente le dimissioni e chiudere la triste pagina amministrativa che sta svergognando il nostro territorio.

Invece assistiamo alla sceneggiata di un finto cieco che prova a prendere in giro la città simulando lo stato di ottima salute della sua nuova Giunta in fase di varo. Sa benissimo che ha messo in piedi un’accozzaglia raccogliticcia di persone abbarbicate al legno che a stento galleggia.

Eppure che immagine diamo di Gallipoli? Che cuore hanno queste persone che non vogliono rendersi conto che stanno mortificando la città per una inutile e dannosa lotta di potere?

Sarebbe sufficiente fare un passo indietro e consegnare Gallipoli ad un buon Commissario Prefettizio che le ridarebbe lustro e affronterebbe nel migliore dei modi la stagione estiva, che rappresenta il biglietto da visita della nostra economia per un anno intero.

Servirebbe un’efficiente gestione commissariale contro il disastro turistico, economico, commerciale e morale che ha contraddistinto l’Amministrazione negli ultimi anni.

Ascolti un buon consiglio Francesco Errico, invece di lasciarsi stregare dal canto delle sirene che lo stanno spingendo a portare nel baratro la “Città Bella”. Non si può gestire Gallipoli con un assessore che fa il ballerino, uno che fa il coreografo e l’altro il cantante nel karaoke.

Anche perché nessun valido supporto, ci auguriamo almeno, potrà mai essere dato, di fatto, a prescindere da qualche spiffero…, da consiglieri dell’area di centrodestra , dal momento che le segreterie provinciali e cittadine immediatamente lo stopperebbero, considerandolo contrario alla nostra progettualità, alla nostra morale, ai nostri intendimenti, alla coerenza e alla lealtà nei confronti dei gallipolini (che tre anni fa scelsero da chi volevano essere governati), al nostro impegno politico a suo tempo manifestatamente dichiarato ed agli interessi della città.

Ho, infatti, già avuto modo di dire che il nostro movimento è agli antipodi di Errico and company: dove ci sono loro, i Guglielmetti vari, non ci siamo noi e viceversa. Per definizione, per un semplice assunto matematico e politico.

Noi siamo solo dalla parte di chi vuole il meglio per la città, di chi vuole il rilancio di Gallipoli, di chi spera in un vero e proprio rinascimento. Tre anni possono bastare per esprimere un giudizio, caro Errico. Basta così, evitiamo che il peggio debba ancora venire e distinguiamo il vero dal falso.

Infine: caro Errico, lei, proprio lei, come farebbe a mettersi sottoscacco proprio di Toti Di mattina, suo avversario alle scorse comunali e contro il quale aveva detto di tutto e di più? I suoi compagni di banco sarebbero d’accordo a trattare con chi ha esposto progetti  completamente diversi dai vostri? Non si sente di stare tradendo il suo elettorato? Ecco, noi il nostro non lo tradiremo mai, al nostro elettorato al quale abbiamo promesso una seria opposizione all’attuale giunta, non volteremo le spalle!! 

Sen. Vincenzo BARBA

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