header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

A LECCE UNA MOSTRA INTERNAZIONALE SULLE TORTURE MEDIEVALI

A partire dall’11 luglio saranno esposti al Castello Carlo V di Lecce cinquanta strumenti di dolore e morte. La mostra è già stata visitata da più di un milione di persone

 

Verrà aperta sabato 11 luglio, nelle sale del Castello Carlo V di Lecce, la Mostra Internazionale sulle Torture Medievali.

La mostra, promossa dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese – Theutra, Oasimed e Novamusa –  e patrocinata dal comune di Lecce, è stata ospitata in varie nazioni tra le quali Spagna, Portogallo e Malesia e visitata da più di un milione di persone.

Attraverso fedeli ricostruzioni di strumenti di tortura, utilizzati nell’epoca medievale ed anche nei processi Inquisitori, si esaminano i motivi ed i mezzi con i quali per secoli l’uomo ha inflitto torture ad altri uomini. Perfetta è l’ambientazione nel Castello Carlo V che ricrea un’atmosfera adeguata all’intera esposizione.

In mostra oltre cinquanta strumenti di dolore e morte, dalla sedia inquisitoria alla garrota, dalla “Veglia” o culla di Giuda, alla botte chiodata usata per uccidere Attilio Regolo, per arrivare a strumenti meno conosciuti.

Pannelli ed illustrazioni tratte da antichi disegni   racconteranno nel dettaglio l’utilizzo degli strumenti nel tempo, dal Medioevo fino ai giorni nostri, esaminandone i motivi e il contesto storico.

La mostra intende far riflettere lo spettatore e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle atrocità delle torture e la violazione dei diritti umani in un momento in cui queste tematiche tornano tristemente agli onori della cronaca quotidiana. Un invito a ricordare per non dimenticare

Cesare Beccaria, nel pieno ‘700 illuminista, così si esprimeva nel suo “Dei Delitti e delle Pene” : Parmi assurdo che le leggi che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime e per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinano un pubblico assassinio”.

La mostra resterà aperta fino al 10 gennaio 2016.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.