23 Lug 2015
Esasperazione fiscale sugli enti locali…ma solo per alcuni. Lo sfogo del Sindaco Luciano Cariddi
Imperversa il dibattito sulle riforme fiscali, in cui tutti si dichiarano favorevoli ai tagli da applicare alle aliquote di tasse e imposte, ma non si comprende bene con quali risorse riusciremmo a coprire le minori entrate derivanti.
Si propongono tagli delle spese superflue. Ottimo diremmo se poi, però, i tagli si indirizzassero realmente sugli sprechi e non puntualmente solo verso quei soggetti cui è facile farlo perché non hanno possibilità o capacità di opporsi.
Tra questi ultimi certamente credo si possano annoverare i Comuni, ai quali sin dal 2011, sotto l’egida del federalismo municipale, si è iniziato a tagliare ogni trasferimento precedentemente ricevuto dallo Stato e, anno dopo anno, si è chiesto di contribuire con le proprie entrate al fabbisogno del Paese.
Ma anche qui i trattamenti sembrano viziati da uno strabismo che non consente di praticare interventi ponderati ed equi per tutti i Comuni. Come al solito in Italia ci sono furbi e meno furbi, tartassati e privilegiati, e la categoria dei municipi non fa eccezione.
Il nostro Comune è indubbiamente tra i più penalizzati, da questo punto di vista, avendo ormai subito il taglio totale dei trasferimenti erariali che fino a qualche anno fa ci venivano erogati dallo Stato (circa 650.000,00 euro) e, rientrando tra i comuni cosiddetti “più ricchi” siamo chiamati a contribuire con le proprie entrate al finanziamento del “Fondo di Solidarietà Comunale” creato per aiutare i Comuni cosiddetti “meno ricchi”.
Però, lo sforzo che il Governo ci chiede è divenuto, anno dopo anno, sempre più esoso e insostenibile. Basti pensare che oltre ai circa 500.000,00 euro incassati dallo Stato direttamente a titolo IMU sui fabbricati di categoria D che insistono sul nostro territorio, lo scorso anno si è trattenuto anche la somma di circa 1.250.000,00 euro dell’IMU incassata dal Comune sugli altri fabbricati. Per il 2015 la richiesta finanziaria si è incrementata di circa 250.000,00 euro, arrivando così a sottrarci dal totale del nostro gettito IMU, pari a 3.500.000,00 euro, la somma di circa 2.000.000,00 euro (il 57%).
Se guardiamo al totale delle entrate del bilancio comunale, pari a circa 10.000.000,00 di Euro, il prelievo che lo Stato effettua da noi ha raggiunto ormai il 20%.
Non crediamo che si possa continuare a chiedere al nostro Comune, così come ad alcuni altri, di coprire le falle del Paese, perché tutto ciò pesa enormemente sulle tasche dei nostri concittadini, i quali, nonostante il notevole prelievo fiscale cui sono sottoposti, vedono messa a repentaglio la possibilità di fruire anche dei servizi minimi indispensabili.
Soprattutto non si può chiedere ad alcune comunità di essere solidali verso altre se poi si assiste alla palese distorsione del meccanismo che regola il Fondo di Solidarietà Comunale. Uno strumento nato per soccorrere quei Comuni che dimostrano di non avere sufficienti entrate per far fronte alle spese di gestione, ma solo dopo aver incrementato al massimo previsto dalla legge la propria tassazione locale.
Purtroppo, da un controllo effettuato sul sito della Finanza Locale, al quale chiunque può accedere per verificare, si riscontra che molti Comuni (anche della nostra Provincia) beneficiari della redistribuzione del suddetto Fondo hanno evitato di far pagare alcune tasse o di applicare la massima aliquota stabilita per le altre ai propri cittadini. In questo caso si genera l’assurda situazione che i cittadini di Otranto, o di altri comuni considerati “più ricchi”, siano chiamati a pagare per coprire le spese di Comuni, cosiddetti “più poveri”, che invece non fanno pagare le dovute tasse ai propri cittadini.
Inoltre, si trascura la vera realtà di località come Otranto che, dal punto di vista delle entrate potrebbero dare l’idea di essere isole felici, ma per i servizi che sono chiamate a garantire per far fronte alla stagione turistica sono oberate da enormi spese ogni anno.
A ciò si aggiunga la novità introdotta quest’anno dalla riforma della normativa sui bilanci degli enti locali che ci ha obbligati, dopo l’attività di riaccertamento straordinario di alcune poste, a prevedere un’apposita voce nel passivo come “Fondo crediti di dubbia esigibilità” (per il nostro Comune pari a circa 300.000,00 euro), la quale aumenta le difficoltà nel raggiungere il pareggio nei conti, nonostante gli sforzi che fanno in termini fiscali i propri cittadini.
Ecco perché negli anni, per riuscire a raggiungere l’equilibrio contabile, coprendo i maggiori prelievi cui ci sottopone il Governo e volendo comunque garantire servizi e manutenzioni sul territorio affinché sia mantenuto lo standard raggiunto nella qualità della vita per turisti e cittadini, oltre ad aver ridotto tutte le voci di spesa il più possibile e rinunciato totalmente all’indebitamento presso la Cassa Depositi e Prestiti, abbiamo dovuto far leva su una maggiore pressione fiscale.
E per le previsioni 2015 sarà necessario incrementare la tariffa dell’imposta di soggiorno di 1 Euro per le due classi di strutture ricettive di categoria maggiore e di 50 centesimi per l’ultima classe, nei mesi di luglio ed agosto. Quest’anno, ovviamente, tale incremento si applicherà soltanto ad agosto.
Tale scelta politica, oltre ad aiutarci a non aggravare la tassazione sui nostri cittadini e sugli immobili del nostro territorio, trova giustificazione anche nell’obiettivo perseguito di destagionalizzare i flussi turistici, agevolando coloro i quali scelgono di venire in vacanza a Otranto nei mesi diversi dall’alta stagione, durante i quali continueranno ad applicarsi le vecchie tariffe sin qui in vigore.
Ancora una volta, quindi, sacrifici chiesti alle comunità che hanno cercato sempre di essere attente e scrupolose nella propria gestione amministrativa e non a chi irresponsabilmente spreca o non chiede il giusto impegno ai propri cittadini.
In una tale situazione mi sorprende davvero la latitanza, se non l’appiattimento totale sulle decisioni governative, di chi, come l’ANCI, dovrebbe difendere gli interessi dei Comuni (tutti e non solo di alcuni più furbi), magari salvaguardando proprio quelli più scrupolosi e attenti…….. ma questa è un’altra storia, direbbe qualcuno.