9 Ott 2012
SALVIAMO LA SPIAGGIA ACCESSIBILE DI MARINA DI TORRE CHIANCA!
L’appello alle istituzioni, alle imprese e alla cittadinanza dell’associazione per salvare la spiaggia che quest’estate ha ospitato 30 disabili al giorno grazie a una serie di servizi.
“Noi volontari stiamo pagando il servizio con i nostri risparmi personali, abbiamo bisogno di un aiuto concreto da parte di tutti”
Maltempo ed erosione hanno segnato quest’estate lo stato di salute delle spiagge salentine, provocando danni all’economia e al territorio. Le mareggiate, infatti, hanno peggiorato la già critica situazione delle spiagge mangiate dalle onde. A subirne le conseguenze, non solo i gestori dei lidi e gli operatori del settore, ma anche e soprattutto chi si occupa con impegno e dedizione della tutela dei più deboli come i volontari dell’associazione “Marina di Torre Chianca”. Grazie all’attività dell’organizzazione di volontariato salentina, infatti, nei mesi estivi circa 30 persone disabili al giorno hanno potuto accedere in tranquillità e sicurezza alla spiaggia grazie alla presenza di una pedana attrezzata di 120 metri. In questo modo, le barriere architettoniche sono state abbattute regalando alle persone disabili giunte in spiaggia relax e refrigerio e l’accoglienza in due gazebo di 4×4 metri (al fine di assicurare l’ombreggiatura dovuta), una cabina spogliatoio 3×2 m., un bagno per disabili, una sedia job. Il servizio è stato offerto con l’ausilio gratuito e disinteressato di volontari, che hanno riscosso così tanto successo tra i fruitori e le loro famiglie. Ed è proprio da loro che arriva un appello alle istituzioni, alle imprese e alle cittadinanza intera a supporto di un’iniziativa finanziata, finora, direttamente dai risparmi personali dei volontari. «È un servizio offerto dal 2004 – commenta Mario Sanguedolce, presidente dell’associazione – che cerchiamo sempre di portare avanti al meglio. Vista la continua domanda, vogliamo col tempo potenziare per creare sempre nuovi servizi alle persone disabili ma da soli non possiamo farcela perché le spese sono tante». Un servizio innovativo di cui hanno usufruito non solo i disabili di Lecce e provincia, ma anche turisti disabili di tutte le età con presenze da Roma, Milano e Vicenza. Un servizio che rischia di morire senza un aiuto concreto da parte di tutti. «Ci rivolgiamo alle istituzioni – chiede Sanguedolce – affinché diano un supporto concreto all’iniziativa, ma anche alle imprese e ai cittadini. Le donazioni possono essere in denaro ma anche in beni da utilizzare, ad esempio, per recuperare fondi attraverso lotterie di beneficenza. Da soli non possiamo andare avanti: la spiaggia accessibile della marina di Torre Chianca è un bene di tutti da tutelare e potenziare».