10 Ott 2012
“PEDRO CALDERÓN DE LA BARCA E LA CULTURA EUROPEA DEL ‘600”
DALL’11 AL 13 OTTOBRE SEMINARIO INTERNAZIONALE DI STUDI
Si svolgerà a Lecce, dal l’11 al 13 ottobre 2012, il seminario internazionale di studi “Pedro Calderón de la Barca e la cultura europea del ‘600”. L’evento, organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e dalla Facoltà di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università del Salento in collaborazione con l’associazione studentesca Obiettivo Studenti, è coordinata da Diego Símini, docente di Letteratura spagnola. Per tre giorni alcuni dei più accreditati studiosi di Calderón si riuniranno per trattare gli aspetti più interessanti e talvolta sconosciuti del rapporto del drammaturgo sia con la scena, di cui fu indiscusso principe per decenni, sia alla corte dei re Asburgo sia nei teatri popolari di Madrid. La maggior parte delle relazioni sarà tenuta in spagnolo.
L’apertura dei lavori è in programma giovedì 11 ottobre nell’aula “De Maria” di Palazzo Codacci-Pisanelli (viale dell’Università), alle ore 15.30, con gli interventi del professor Antonio Sánchez Jiménez, ordinario all’Università di Neuchâtel, che parlerà di “Sangue e umorismo in El médico de su honra”, seguito da Christophe Couderc, ordinario all’università di Paris Ouest Nanterre La Défense, che tratterà di “Scioglimenti ambigui nelle tragedie di Calderón”. La prima tornata sarà conclusa dalla dottoranda Ilaria Resta, dell’Università del Salento, con una comunicazione sulle strategie comiche adottate da Calderón nei suoi entremeses, genere breve e comico di cui Calderón fu cultore, assieme un altro genere di cui il madrileno era maestro, l’auto sacramental. A seguire, il professor Marco Leone dell’Università del Salento parlerà delle relazioni italo-iberiche nella napoletana Accademia degli Oziosi, e Diego Símini di “Giacinto Andrea Cicognini, un calderoniano in Italia”.
Venerdì 12 ottobre, a partire dalle ore 9 sempre nell’aula “De Maria”, sarà la volta della professoressa Fausta Antonucci, ordinaria all’Università di Roma Tre, che tratterà “La sperimentazione con il paradigma della tragedia nel teatro del giovane Calderón”, quindi del professor Pier Luigi Crovetto, ordinario all’Università di Genova, che proporrà “La vita è un sogno, Amleto e il principe straniero”. Chiuderanno il professor Augusto Guarino, ordinario all’Università di Napoli “L’Orientale”, con “L’ultimo Lope de Vega, tra Góngora e Calderón”, e il professor Germán Vega García-Luengos, ordinario all’Università di Valladolid e notissimo studioso del teatro del Siglo de Oro, con “L’Europa nel teatro di Calderón”.
In chiusura, sabato 13 ottobre a partire dalle ore 9, nell’aula SP3 dell’Edificio Sperimentale Tabacchi (viale Calasso), in programma una tavola rotonda su “L’attualità di Calderón” con la partecipazione degli studiosi invitati.