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Abi: economia Puglia sconta recessione, credito ne risente

Nel 2012 la situazione della Regione riflette la mancata crescita a livello nazionale e impatta sulla domanda di finanziamenti: 57 miliardi di euro a luglio per i principali segmenti economici del territorio. Sabato 27 ottobre al via la quinta tappa a Lecce del Road Show Italia dell’Abi. La fotografia del settore bancario regionale e del sostegno a famiglie e imprese

Nel corso del 2012 la situazione economica della Puglia è andata progressivamente deteriorandosi, coerentemente con lo scenario nazionale. Concentrando pertanto l’attenzione sull’evoluzione del credito, la flessione dell’attività economica in atto continua a riflettersi negativamente sulla domanda aggregata e su tutti i diversi segmenti di clientela e settori produttivi. A luglio di quest’anno, i finanziamenti bancari destinati principalmente alle famiglie e alle imprese della regione hanno raggiunto quota 57 miliardi di euro: complessivamente, la recessione frena l’opportunità di investimenti e quindi di erogazione di risorse con una contrazione annua intorno all’1% rispetto al 2011 (trend comunque migliore rispetto alla media complessiva del Mezzogiorno a -1,8%). In particolare, alle imprese sono andati circa 29 miliardi e alle famiglie più di 24 miliardi, mantenendo i livelli di luglio 2011.

I dati delineano un quadro nitido in vista dell’incontro di sabato 27 ottobre a Lecce, quinta tappa – dopo Viterbo – del Road Show Italia. L’iniziativa è stata avviata dall’Abi per raggiungere i territori, attraverso un modello di partecipazione diretta, e “spiegare” da vicino cosa fanno ogni giorno le Banche italiane per il Paese.

Pur in un contesto di difficoltà dell’economia reale, le banche sono state vicine alle imprese, convinte delle loro capacità di tenuta e delle potenzialità di crescita. In questo scenario, importante è un adeguato rapporto “banca – impresa”. Le imprese bancarie italiane, negli ultimi anni, hanno modificato il proprio modello organizzativo e di offerta nei confronti del mondo imprenditoriale, adeguandolo alle mutevoli esigenze delle imprese, specie di piccole e medie dimensioni. Allo stesso tempo le banche hanno sostenuto le famiglie, supportandole sia con la messa a disposizione di risorse finanziarie sia nei loro piani di investimento e nella gestione del risparmio.

Banche in Puglia

La struttura del settore bancario regionale, secondo i dati più recenti, vede attive sul territorio 63 banche per un totale di 1.408 sportelli.

Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 1.834 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 75.983.

Nella regione i lavoratori bancari sono il 4,2% del totale nazionale di settore che ha toccato le 320.000 unità.

Finanziamenti a famiglie e imprese

I finanziamenti delle banche alle imprese locali (comprese le famiglie produttrici) hanno raggiunto circa 29 miliardi di euro a luglio 2012, (-0,8% rispetto a luglio 2011; -1,6% il Mezzogiorno); alle famiglie consumatrici sono andati 24.1 miliardi (-0,5% la variazione annua; -0,9% il Mezzogiorno). A fronte dell’ampio sostegno a famiglie e imprese, il settore bancario sconta ancora la difficile congiuntura economica sul territorio con il risultato che a luglio 2012 il rapporto sofferenze/impieghi ha raggiunto l’8,8% (era pari all’8,1% un anno prima) ad oltre 5 miliardi di euro. In questa fase di crisi, il consolidamento del rapporto tra banche e imprese ha prodotto risultati importanti: l’Avviso comune per la sospensione dei mutui ha rappresentato la prova più tangibile di quanto le banche siano vicine alle imprese. Lo scorso 28 febbraio 2012 è stata firmata una nuova intesa che delinea “Nuove misure per il credito alle Pmi”: in dettaglio, ai sensi di tale iniziativa le banche hanno sospeso circa 38.000 finanziamenti a livello nazionale (che si aggiungono ai 260.000 dell’Avviso comune scaduto il 31 luglio 2011), pari a 13 miliardi di debito residuo (in aggiunta ai 70 miliardi dell’Avviso comune) con una liquidità liberata di 1,7 miliardi (oltre ai 15 miliardi di euro con l’Avviso comune). Alla Puglia è riconducibile circa il 3,4% del totale delle operazioni sospese (2,1% con riferimento all’Avviso comune) e 2,9% dell’ammontare complessivo delle quote capitali sospese (1,9% con l’Avviso comune). Con la moratoria dei mutui alle famiglie, dal periodo di avvio della sospensione del rimborso delle rate di mutuo, sino ad agosto 2012, le banche hanno sospeso circa 75.000 mutui, pari a 8,8 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata di 547 milioni di euro. In Puglia i contratti di mutuo che hanno usufruito di questa opportunità sono stati 5.042. Ciò significa una liquidità in più per le famiglie pugliesi colpite dalla crisi pari a 34,6 milioni di euro, circa il 6,3% dell’ammontare complessivo sospeso.

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