“Il risultato elettorale siciliano, con l’enorme astensionismo ed il grande successo del Movimento 5 Stelle, non è ascrivibile soltanto a ragioni locali (basti pensare al buon risultato di Partiti come l’UDC e l’MPA) o al discredito complessivo della politica. Esso dipende anche dal fallimento del Governo-Monti, che ha finora soltanto tartassato gli Italiani ingenerando una devastante recessione che impedirà anche quel risanamento dei conti pubblici che dice di perseguire. Né si hanno, a fronte di dati sempre più allarmanti in materia- per esempio- di disoccupazione e di caduta del prodotto interno lordo, segnali di resipiscenza, vista anche la “legge di stabilità” che persegue sempre la stessa strada, come si fosse ancora più sangue da estrarre dal corpo ormai quasi esanime della società italiana.
Con questi rovinosi risultati in saccoccia, questo signore si permette anche di esprimere sprezzanti giudizi sui Partiti che sta alacremente contribuendo a delegittimare e screditare anche e soprattutto con le sue politiche anti-popolari e fallimentari, che pure oggi consentono a cotanto Professore di dimostrare con i fatti che chi non sa fare le cose, le insegna.
Mi domando se per i Partiti, espressioni comunque della sovranità popolare, non sia il tempo di alzare la schiena e pretendere che questo inutile commissariamento in atto della democrazia abbia finalmente termine”./
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..
Spiacente, i commenti sono chiusi.