19 Nov 2012
“Il diritto all’identità dei bambini argentini”
Campagna promossa dalla Repubblica dell’Argentina alla presenza di Carlos Cherniak – Ministro dell’Ambasciata Argentina in Italia
Lunedì 19 Novembre, alle ore 18.30, presso la Sala polifunzionale Open Space “Lecce Giovani” in Piazza Sant’Oronzo, a Lecce, si terrà l’iniziativa: “Il diritto all’identità dei bambini argentini” – Campagna promossa dalla Repubblica dell’Argentina per la ricerca, anche in Italia, dei “nietos” (nipoti), i neonati sequestrati dalla dittatura militare argentina e scomparsi. In Argentina, durante l’ultima dittatura 1976-1983, oltre ai 30.000 desaparecidos, i militari fecero scomparire, infatti, centinaia di bambini. Perché quando in Argentina veniva sequestrata una donna incinta il protocollo prevedeva l’obbligo di mantenerla in vita fino al parto. Dopo il parto, l’infante era dato in adozione con documenti falsi, oppure, consegnato ad altri militari o complici, mentre la madre era uccisa o gettata viva in mare. Oltre cinquecento bambini hanno seguito questa sorte: 107 sono stati recuperati dall’instancabile lavoro dell’Associazione Abuelas (Nonne) de Plaza de Mayo. Ne restano, però, ancora molti, e alcuni di loro potrebbero risiedere oggi in Italia. All’iniziativa parteciperanno Carlos Cherniak, Ministro dell’Ambasciata Argentina in Italia e responsabile Sezione Diritti Umani, Paolo Perrone, Sindaco del Comune di Lecce, Domenico LaForgia, Rettore dell’Università del Salento, Francesco Manna, Consigliere internazionale del Presidente della Regione Puglia, Mariano Longo, Presidente del Corso di Laurea in Sociologia dell’Università del Salento, Marta Vignola, Avvocato, Ada Donno, Casa delle Donne, Alessia Bleve, Arci Zei. Nell’ambito dell’incontro sarà proiettato il film “Verdades verdaderas. La vida de Estela Carlotto” (Argentina 2011), sulla storia di Estela Carlotto, Presidente delle “Abuelas de Plaza de Mayo” (Nonne di Plaza de Mayo), del regista argentino Nicolas Gil Lavedra.
Il film ha vinto il Premio per i Diritti umani assegnato dall’Associazione mondiale per la comunicazione cristiana (Wacc) e da Signis World, e racconta la vicenda di Estela de Carlotto, una delle nonne di Plaza de Mayo che promossero la ricerca dei bambini, e reclamarono giustizia. Il film racconta questa brutta e dolorosa pagina della storia del paese sudamericano «dalla prospettiva di Estela, moglie, madre e nonna che combatte per la giustizia e la ricongiunzione della sua famiglia. È un esempio per tutti coloro che hanno sofferto delle perdite ingiuste e dolorose», si legge nella motivazione del premio. Ma “Verdades verdaderas. La vida de Estela Carlotto” ha un doppio carattere biografico: quello esplicito dato dalla storia di Estela, e uno implicito, l’esperienza diretta del regista Gil Lavedra, figlio di uno dei giudici che presiedettero il Processo alla giunta militare argentina.