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PORTO DI OTRANTO, FITTO: DIRE NO A UN SETTORE STRATEGICO E’ DIRE NO AL TURISMO PUGLIESE

La posizione del presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, on. Raffaele Fitto

“Sono, da lungo tempo, un utente del porto di Otranto, non dei pontili galleggianti, e per questo non posso non fare mio il grido d’allarme lanciato da Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio.

“Occorre tutelare e salvaguardare i nostri porti, come auspicano le associazioni di categoria, ma per rilanciare e tentare di dare nuovo impulso a un settore strategico per il turismo pugliese e salentino. Se si analizzano i dati sul diporto nautico italiano se ne ricava che i posti barca nei compartimenti marittimi pugliesi sono largamente deficitari rispetto a regioni come la Sardegna, la Liguria, la Campania. Mi rattrista, quindi, che il porto più vicino ad Albania e Grecia sia al centro dell’ennesima pagina nera della elefantiaca burocrazia di stato e della politica del NO.

“Della vicenda dei pontili galleggianti si deve rilevare che la risposta giunta dal Governo non ha altra cifra identificativa che quella del diniego ad ogni tipo di nuova infrastruttura, come recita la prima regola del Movimento 5 Stelle. In questo caso, però, sorprende il fatto che il voto negativo sia stato espresso per una piccola opera, proprio nel Salento, la terra di ILVA e TAP, quasi si cercasse un capro espiatorio per compensare le grandi promesse tradite a Taranto e a Melendugno.

“Ma se anche fosse questa la spiegazione, resterebbe l’amaro in bocca per una decisione realmente inspiegabile e immotivata, adottata nella totale inerzia di chi dovrebbe sostenere le ragioni del Sud, e ancor più del Salento, nella compagine di Governo”.

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