22 Apr 2020
Ancora operazioni di polizia marittima. Questa volta pescatori beccati a Torre Inserraglio, marina di Nardò. Denunce e sequestri
Ennesima operazione di polizia marittima a tutela di mare, flora e fauna, condotta nelle acque dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, Riserva Nazionale seconda per estensione e tra le più importanti d’Italia. Questa volta la località è Torre Inserraglio, marineria di Nardò, precisamente ingresso sud.
L’attività curata in sinergia e collaborazione, ha visto impegnati uomini e mezzi della “Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza” di Gallipoli, reparto dipendente dalla Roan di Bari, ed a supporto gli operatori dell’Amp Porto Cesareo. Un’attività continua e costante che rientra nelle azioni di controllo, monitoraggio e repressione della pesca di frodo lungo l’intero perimetro della costa, resa possibile grazie al sistema di videosorveglianza a distanza per contrastare le illegalità denominato “Torri Vedetta di Legalità”, sistema in dotazione dell’Amp cesarina.
Protagonisti, manco a dirli, ancora una volta, pescatori subacquei di frodo intenti al prelievo dei ricci di mare con il supporto di un piccolo natante. Al termine della battuta di pesca, ignari dell’occhio tecnologico posizionato sulla vicinissima Torre, i due trasgressori si allontanavano rapidamente dal posto per dirigersi verso il punto di sbarco in Santa Caterina Nardò, ad oltre 10km di distanza. ma ad attenderli allo scalo di alaggio vi erano i militari della Sezione Operativa Navale della GdF di Gallipoli pronti a contestargli la pesca illegale nella riserva marina con conseguente denuncia penale e sequestro del pescato e dell’attrezzatura. Anche questa volta per fortuna i ricci erano ancora in vita ed è stato possibile rigettarli in mare. Cosa ne facciano dei ricci in questo periodo in cui i ristoranti sono chiusi è un mistero. probabilmente preparano vasetti di polpa in attesa della loro riapertura.