3 Mag 2020
Dove posso fare la spesa a Lecce? Attenzione cittadini, ma soprattutto attenzione controllori
La storia. Il Sindaco di Lecce afferma che dal 4 maggio, secondo il dpcm 26 aprile 2020, sarà possibile andare a fare la spesa nei centri commerciali posti alle porte della città, ma su territorio di differenti comuni.
La polizia municipale del comune di Cavallino, comune confinante con quello di Lecce, tramite la propria pagina facebook fa sapere che “anche dal 4 maggio, lo spostamento in un comune diverso per fare semplicemente la spesa NON è consentito, a meno che non si dimostri tramite autocertificazione, soggetta a successiva verifica, che i prodotti da acquistare siano IRREPERIBILI presso gli esercizi del proprio comune.”*. Ne nasce una polemica politica. Fine della sintesi. A noi della politica, qui, non importa.
Interessa, invece, sapere sulla base di quale norma il comune di Cavallino possa affermare che si può andare in altro comune a fare la spesa solo autocertificando che nel proprio i prodotti siano irreperibili stando poi a loro, dopo, la verifica. Non è chiaro in che modo verificherebbero, ma non è questo il punto. La polizia municipale di quel comune è molto attiva nel verificare il rispetto delle prescrizioni. Forse però in questo caso è andata un po’ oltre. Anzi, senza forse.
Ci spieghiamo, la questione è tecnica: dal dpcm 22 marzo 2020 erano consentiti gli spostamenti per necessità solo nel proprio comune. Tra le necessità ai fini della norma è sempre stata compresa quella di andare a fare la spesa. Il Ministero dell’Interno con circolare del 23 marzo 2020 aveva comunque chiarito che tra gli spostamenti consentiti tra un comune e l’altro v’era quello “per l’approvvigionamento di generi alimentari nel caso in cui il punto vendita più vicino e/o accessibile alla propria abitazione sia ubicato nel territorio di altro comune”. Se abito al confine tra due comuni e il supermercato più vicino era nell’altro comune rispetto al mio di residenza, potevo andare; comunque, al di là di ciò che acquistavo. Col dpcm 26 aprile 2020 lo spostamento per necessità (ergo anche per fare la spesa) può avvenire anche entro l’ambito regionale. È chiarissimo sul punto l’art. 1 della norma. Non c’è più il riferimento al comune. Dov’è il
riferimento agli articoli irreperibili? Quale interpretazione fa propendere per quella soluzione?
Un cenno ulteriore e finale per capire meglio: “al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”(fonte: Goveno.it). E’ una delle famigerate FAQ del Governo, non una fonte normativa, ma quanto meno un’indicazione. Cosa intende fare la municipale di Cavallino: multerà chi da Lecce o da un altro comune va a correre sul suo territorio? Oppure se vado a passeggiare in prossimità di un centro commerciale è tutto in regola?