15 Mag 2020
Scomparsa di Ezio Bosso, il ricordo di Loredana Capone e Giuseppe D’Urso
Il Direttore d’Orchestra e compositore, scomparso a 48 anni, era stato in Puglia lo scorso anno con sette prove d’orchestra narrate, un incontro con il pubblico e due concerti tra Foggia, Lecce e Bari e un concerto ad Altamura
Loredana Capone:” la scomparsa maestro Bosso ci addolora molto. Non era soltanto un musicista straordinario ma un uomo dalla grande sensibilità e umanità”
Giuseppe D’Urso: “Una perdita incolmabile, un onore averlo avuto in Puglia”
“La scomparsa del maestro Bosso ci addolora molto. Un guerriero che ha sfidato la malattia dimostrando a tutti che la volontà può superare ogni ostacolo. La sua energia, la sua passione, il suo sorriso – il commento di Loredana Capone -. Perché il sorriso è l’arma più potente che abbiamo. Ricordo ancora la chiacchierata prima della sua esibizione al Teatro Apollo di Lecce, la sua grande capacità di interagire con il pubblico, di farsi amare tra una battuta ironica e una riflessione profonda. Lo abbiamo voluto in Puglia solo pochi mesi fa per un progetto a cui tenevamo molto, realizzato dal Teatro Pubblico Pugliese, per raccontare cosa accede prima di un concerto, per far comprendere alle persone che quello degli artisti è un mestiere a tutto tondo, che si può esercitare con la competenza e il sacrificio che si addice a un vero professionista. E da Foggia a Lecce ha lasciato tutti senza parole. Nella sua vita si è fatto portavoce di battaglie importanti: sui diritti dei lavoratori, sul valore della musica classica. E allora questo mancherà di lui. Ma l’esperienza esiste per farne tesoro così insieme ai meravigliosi ricordi vissuti al suo fianco terremo stretta al cuore la sua musica incredibile e uno dei suoi messaggi più belli: La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”.
“Una notizia che ci addolora profondamente, una perdita incolmabile per il panorama artistico e culturale mondiale”. Commenta così la notizia della scomparsa del Maestro Ezio Bosso il Presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso. Da tempo malato, il Direttore d’Orchestra e compositore ha continuato a suonare, comporre e dirigere. La sua ultima apparizione in tv a Natale con la serata ‘Che storia è la musica’.
Ezio Bosso era stato anche in Puglia lo scorso anno con un articolato progetto orientato alla formazione del pubblico e alla valorizzazione del territorio svoltosi tra Foggia, Lecce e Bari dall’11 al 19 settembre, promosso e finanziato da Regione Puglia, con l’organizzazione del Teatro Pubblico Pugliese, la collaborazione dell’Apulia Film Commission e delle Amministrazioni Comunali e provinciali di Bari, Foggia e Lecce. A Foggia Ezio Bosso ha diretto i solisti della Europe Philarmonic Orchestra dei giovani dell’Orchestra Filarmonica di Benevento” al Teatro Giordano lo scorso 13 settembre e al Teatro Apollo di Lecce il 19 settembre, in una ricongiunzione ideale e fisica tra il Nord e il Sud della Puglia, tra la Capitanata e il Salento, preceduti da sette prove d’orchestra narrate, musiche di Mendelssohn, Schubert e Beethoven (11/12 settembre Teatro del Fuoco Foggia, 13 settembre Teatro Giordano Foggia e 16/19 settembre Teatro Apollo Lecc)e. Si recò anche al Cineporto Fiera del Levante di Bari il 15 settembre, un incontro con il pubblico sulla musica, sull’arte e sul talento ascolto. Inoltre a luglio 2019 era stato protagonista di un affollato concerto nella cattedrale di Altamura – che aveva richiamato così tanto pubblico da rendere necessario installare dei maxi schermo all’esterno – nell’ambito del Viandanti Festival, promosso dall’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia.
“Abbiamo avuto l’onore di ospitare in Puglia uno dei più grandi artisti del panorama artistico contemporaneo – prosegue D’Urso, che porta il ricordo del consiglio d’amministrazione del TPP -. Ho avuto la possibilità di conoscerlo personalmente e, oltre alle sue indiscusse qualità artistiche, ricordo il sorriso che accompagnava ogni sua dichiarazione. Un grande uomo e un grande artista, di cui sentiremo enormemente la mancanza”.