“C’è soltanto da trasecolare di fronte alle dichiarazioni di soddisfazione dei Colleghi di maggioranza in ordine alle determinazioni finali della Giunta Regionale in materia di “piano di riordino ospedaliero”.

Tale piano infatti, richiesto da Vendola a seguito dei suoi reiterati sforamenti del “patto di stabilità” nella legislatura scorsa, ha determinato e determinerà ancora di più la desertificazione dei servizi sanitari ed ospedalieri in tutta la Regione. Interi Ospedali o Reparti talora anche d’eccellenza chiusi, Servizi pesantemente ridotti  o sempre più degradati, misteriosa carenza di personale nonostante i trasferimenti verso le strutture superstiti che sarebbero dovuti seguire a tali tagli, liste d’attesa ormai oltre ogni decenza, un generale scadimento di prestazioni con conseguente incentivazione all’esodo dei nostri malati, la Sanità pugliese chiude in pauroso deficit quantitativo e qualitativo la fallimentare esperienza vendoliana. Un disastro, tant’è che nella parata auto-propagandistica di ieri di un Governo regionale in fuga dal proprio mandato e dalle proprie responsabilità, dell’Assessorato che gestisce l’85% del Bilancio Regionale non c’è traccia.

Ma quel che forse inquieta ancor di più è il clima mortifero di generale rassegnazione a questo mortificante declino nel quale è addirittura possibile diramare comunicati quasi trionfalistici perchè sembrerebbe che si potesse fare perfino di peggio. Ma peggio di così…”. Intanto il “patto di stabilità” è stato violato di nuovo. Con la nuova legislatura si ricomincia.”