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Piazza Papa Pio XII a Cursi Verso una riforma del sistema ecomuseale pugliese

A vent’anni dall’avvio del percorso di valorizzazione dell’identità naturale, sociale ed artistica legata alla pietra leccese e al paesaggio delle cave di Cursi – che ha portato alla nascita dell’Ecomuseo della pietra leccese e delle cave, dove sono anche esposte le opere di Ugo La Pietra, Francesco Spada, Alvaro Siza, Steven Holl e di altri designer, architetti e artisti realizzate a stretto contatto con la comunità locale –,  giovedì 23 luglio si terrà un incontro corale per discutere la riforma del sistema ecomuseale pugliese. Questo è il primo di un ciclo di tre appuntamenti che si terranno grazie ai Poli biblio-museali di Lecce, Brindisi e Foggia e al Teatro Pubblico Pugliese, il coordinamento dell’assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia e la collaborazione di istituzioni e associazioni.

Programma dell’iniziativa

Saluti di Antonio Melcore, sindaco di Cursi,
Loredana Capone, assessore regionale Industria Turistica e Culturale, Mariastella Margozzi, direttrice regionale musei Puglia – MIBACT;

Avvio della “Piccola Fiera degli Ecomusei Salentini”,
con l’esposizione di materiale informativo e prodotti a cura delle singole realtà;

Ore 19.45, Tavola rotonda: Dagli Ecomusei al Sistema Ecomuseale e Naturalistico di Puglia: un modello di turismo culturale esperienziale, con:

Francesco Baratti, Consulente Ecomusei della Regione Puglia; Sebastiano Venneri, responsabile Turismo Legambiente;
Luigi De Luca, direttore del Polo Biblio-Museale di Lecce; Emanuela Chilla, assessore alla Cultura del Comune di Cursi;
Letizia Lara e Anna M. Bagur, FUNDACIÓ LITHICA-PEDRERES DE S’HOSTAL, CIUTADELLA (MENORCA – ISLAS BALEARES),

Ore 21.00
Break con degustazione di prodotti locali. Ore 21,30, sessione di lavoro aperta a tutti gli operatoriVerso una riforma della Legge Regionale sugli Ecomusei di Puglia.

Ecomusei, ovvero musei delle comunità

Una riforma del sistema degli ecomusei pugliesi è un’occasione irrinunciabile per rilanciare il percorso intrapreso in passato e mettere queste realtà nelle condizioni di operare a sostegno delle proprie comunità. Oltre alla discussione aperta sulla Legge sugli Ecomusei, nel corso dei tre appuntamenti saranno affrontati temi, strumenti e pratiche con esperti e testimonianze nazionali e internazionali.

L’emergenza pandemica ci ha immersi in una crisi che, a differenza di quella finanziaria del 2007, ha fatto crescere ancora di più nelle persone il desiderio di cultura e il bisogno di sentirsi parte attiva di una comunità. Per Ecomuseo si intende, infatti, anche un museo di prossimità, un modo per riprendere una relazione con la propria geografia di riferimento, in cui sentirsi come a casa.

Un network composto da ecomusei, parchi naturali e aree naturali può rappresentare oggi la risposta alle criticità emerse con la crisi pandemica che dimostra come la prosperità e la qualità della vita dei territori in futuro dipenderà molto più dalla capacità di dare vita a fenomeni di sviluppo endogeni che dalla possibilità di affacciarsi a grandi processi del mercato mondiale.

Tre conferenze d’area promosse dai Poli biblio-museali di riferimento rappresenteranno un percorso di rinnovamento per la Legge sugli Ecomusei, mettendo in relazione tra loro i musei del territorio, i musei diffusi, i musi didattici, i parchi e i centri di educazione ambientale e le comunità di riferimento. La missione è di mettere in atto una piccola rivoluzione culturale, all’insegna del principio della responsabilità condivisa nei confronti del patrimonio. Perciò giovedì aspettiamo tutti i cittadini e gli stakeholders per discuterne insieme, d’altronde un eco-museo è anzitutto uno spazio delle relazioni, un luogo in cui sollecitare riflessioni a maglie larghe sul presente e il futuro delle comunità.

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