14 Ott 2020
Il Calcetto non è vietato da oggi, tranquilli
Calcetto si, calcetto no… se famo du spaghi…. la terra dei cachi. L’effetto annuncio
Il calcetto e’ vietato, Stop agli sport di contatto, Le partitelle tra amici si fermano, troppo richiose per i contagi da Covid.
Cosi’ i titoli dei media, poi leggi il Dcpm e scopri che quel divieto non entra in vigore insieme a tutti gli altri scritti il 14 ottobre, ma resta sospeso in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di un decreto ad hoc del ministro dello Sport Spadafora che disciplini tutti i divieti e le regole per lo svolgimento degli sport di contatto da parte delle societa’ professionistiche e dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP).
Infatti cosi’ recita il comma g del lunghissimo art.1 del Dcpm 13 ottobre (http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/dPCM_13_ottobre_2020.pdf)
….. sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati, aventi carattere amatoriale; i divieti di cui alla presente lettera decorrono dal giorno della pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del provvedimento del Ministro dello sport di cui al primo periodo;
Il vecchio refrain de La terra dei cachi di Elio e le Storie Tese, ben rappresenta la storia di questi giorni: calcetto si, calcetto no, scuola si, scuola no, trasporti si, trasporti no, feste si’, feste no.
Il Governo che per sua natura dovrebbe governare, in realta’ legifera al posto del Parlamento, ma in pratica fa annunci e cosi’ resta ai cittadini la scelta su cosa fare, ma non perche’ alla fine e’ giusto che un margine di liberta’ all’individuo resti anche in tempi di Pandemia e di Stato d’Emergenza, ma perche’ la legge lascia non piu’ i vecchi e classici margini di interpretazione cui eravamo abituati, ma addiruttura voragini di contraddizioni.