26 Ott 2020
Truffa delle fatture
La Commissione Tributaria Provinciale di Lecce per la prima volta a livello nazionale annulla avviso di accertamento per false fatture disconosciute dal titolare di azienda perché emesse ed utilizzate da ignoti criminali per detrarre illecitamente dei costi. Lo “Sportello dei Diritti” invita alla massima attenzione perché è una frode che potrebbe essere stata perpetrata nei confronti di una miriade d’ignari contribuenti
Lo scorso 22 ottobre la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce – Sez. 3 – ha depositato un’interessante sentenza, comunicata in data odierna, che in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito formulate dall’avvocato Maurizio Villani, ha totalmente annullato un avviso di accertamento per l’anno 2014 di oltre € 30.000 notificato ad un imprenditore, che ha sempre disconosciuto le fatture a lui intestate. Infatti, si è trattato di una “TRUFFA DELLE FATTURE” che è stata ordita a danno del contribuente da parte d’ignoti criminali che si sono detratti illecitamente i costi emettendo fatture nei confronti di altre aziende. Infatti, con ricorso predisposto dal noto tributarista leccese è stato dimostrato che l’imprenditore non ha mai concluso alcun tipo di rapporto commerciale con i cinque clienti indicati nelle false fatture, tenuto conto dell’incongruenza di indirizzo tra le due tipologie di fatture (quelle vere e quelle false), l’incongruenza tra quanto accertato ed il modus operandi del mio cliente nonché l’incongruenza di grafia tra le due tipologie di fatture. Anche la Guardia di Finanza, su un incarico del giudice penale, ha constatato la truffa ed il procedimento penale è stato archiviato.Questa è la prima volta, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che si assiste ad una truffa delle fatture, che finalmente i giudici penali e tributari hanno accertato ed annullato. Proprio per questo, noi dello “Sportello dei Diritti”, invitiamo alla massima attenzione perché è una frode che potrebbe essere stata perpetrata nei confronti di una miriade d’ignari contribuenti.