27 Mar 2021
Ambiente, clima e salute: “Sarà sanità green o ci dobbiamo preparare a nuove terribili pandemie?’
Questo il tema discusso durante il Tavolo di lavoro ‘Salute, pandemia da Covid19 e cambiamento climatico: è possibile pensare a una Sanità Green?’ durante la Winter School
“CALL TO ACTION PER UN SSN INNOVATIVO E RESILIENTE… SE CORRETTAMENTE FINANZIATO” di
MOTORE SANITÀ, che ha visto per 2 giorni confrontarsi i massimi esperti della Sanità italiana.
Queste le parole di Domenico Scibetta, Presidente Federsanità ANCI Veneto “Ci sono sempre state
pandemie nell’umanità con germi e virus che derivavano dagli animali. Negli ultimi 30anni ci sono
state malattie emergenti derivate dagli animali. L’OMS ha spiegato il rapporto cambiamenti
climatici e la possibilità di sviluppare malattie. La deforestazione ha alterato l’equilibrio tra razza
umana e animale, come ad esempio è successo con il pipistrello. È chiaro che la temperatura e la
qualità dell’aria giocano un ruolo determinante nel generare malattie. In Siberia il CNR francese ha
trovato virus sepolti da 30 mila anni che hanno una grande complessità genetica, come in Cile e
Australia ne sono stati trovati altri. Dovremmo prepararci alle conseguenze delle alterazioni del
clima”.
“Il sistema sanitario italiano è sicuramente importante ma gli manca la capacità di aprirsi
maggiormente alle sfide che ha di fronte, ha bisogno di collaborare anche con l’ecosistema nel quale
si colloca. L’Emilia-Romagna ha lavorato su ricerca e innovazione per un settore green, con un occhio
alla sostenibilità che è fondamentale. Abbiamo bisogno di trovare soluzioni più compatibili
ambientalmente. Lo sforzo Data e Clima è un connubio per noi importantissimo. Abbiamo nella
nostra Regione tutto un sistema sulla sicurezza alimentare. Nelle azioni che stiamo sviluppando
abbiamo una rete integrata e il tema clima e salute sono per noi importantissimi. Non abbiamo
certezza che in futuro questa pandemia non ci sarà ancora ed è quindi fondamentale ci siamo sistemi
ambientali sicuri”, ha detto Morena Diazzi, Direttore Generale Direzione generale economia della
conoscenza, del lavoro e dell’impresa – Responsabile del Servizio Ricerca, Innovazione, Energia ed
Economia Sostenibile Regione Emilia-Romagna
“Dall’esperienza Covid abbiamo capito che bisogna agire prima altrimenti è troppo tardi, lo stesso
vale per la situazione climatica: ogni giorno perso sarà come per il Covid un morto in più per mancata
prevenzione. Bisogna ridurre gli impatti ambientali, con politiche verdi, ridurre le emissioni, l’utilizzo
del carbone, del consumo del suolo e la dispersione della plastica negli oceani. Queste sono solo
alcune delle azioni da compiere”, ha sostenuto Luca Mercalli, Presidente Associazione
Meteorologica Italiana
“Ogni struttura può dare il proprio contributo al cambiamento climatico. Bisogna aggiungere misure
verdi, avere ospedali e scuole che producano energia da sole. Per non parlare dei danni dati
dall’inquinamento atmosferico. Una persona che vive in un ambiente inquinato ha o avrà sempre
maggiori problemi di salute nel tempo” ha tenuto a precisare Antonello Pasini, Fisico del Clima, CNR