28 Mag 2021
Vaccini in vacanza. Perché è pericoloso e arrogante
Crediamo sia incredibile il tempo istituzionale e mediatico perso a discutere di questa opzione, ma non si può escludere che “daje daje”, alla fine anche l’assurdo divenga realtà… che è quello che alcune regioni stanno facendo. Regioni arroganti perché giocano sulla salute delle persone per le loro esigenze economiche. Proprio come hanno fatto, loro e alcune associazioni di categorie economiche, per glissare sulle restrizioni antipandemiche sminuendo le misure di contenimento, senza le quali oggi non potremmo essere su quella che sembra una via d’uscita.
Abbiamo anche letto di qualche regione che ha proposto di far slittare a dopo il periodo centrale delle vacanze la somministrazione delle seconde dosi vaccinali, e così consentire alle persone di non abbandonare prima le stesse vacanze.
Tutti lo sappiamo: non abbiamo sistemi di organizzazione nazionali (le Sanità sono regionali) e non abbiamo sufficienti dosi, ed eventuale tempo per organizzare un’opzione del genere. Ma si fa finta di ignorarlo e “daje daje”. Certo, la “riapertura” economica è importante, ma il dare/avere si fa tra vivi, possibilmente non malati. Quindi, al primo posto la vita.
Ed è una insistenza non legata alla abituale divisione tra regioni ricche e povere, ché ormai questa differenza economica è scomparsa dopo alcune macroscopiche carenze organizzative mostrate, per esempio, da regioni tradizionalmente ricche come Toscana ed Emilia Romagna, oggi agli ultimi posti per numero di vaccini (1).
Come può reagire il singolo cittadino? Non prestandosi a questa insistenze e, per chi si potrà permettere una vacanza, programmando la stessa in base al proprio calendario vaccinale. Ricordandosi, anche come elettore, chi e come ha agito per la sicurezza sanitaria e sociale.
1 – dopo che, per esempio in Toscana, hanno prima vaccinato le lobby più introdotte nei meandri del loro potere: https://avvertenze.aduc.it/toscana/comunicato/legge+uguale+tutti+non+vaccini+ordine+avvocati_32478.php