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Sabato ore 10 al Museo Castromediano di Lecce: presentazione delle ricerche archeologiche tra Le Cesine e San Cataldo

Prosegue l’impegno del Museo Castromediano di Lecce sul fronte della divulgazione delle ricerche archeologiche, attraverso il coinvolgimento attivo di studiosi, docenti universitari ed esperti. 

Per le Giornate Europee dell’Archeologia proponiamo la presentazione dei primi risultati delle indagini archeologiche non invasive condotte dal Dipartimento Beni Culturali dell’Università del Salento a terra e a mare nel comprensorio della Riserva naturale statale – Oasi WWF Le Cesine (Vernole).Le ricerche, dirette da Rita Auriemma, sono tra le attività del progetto di cooperazione transfrontaliera – programma Italia Croazia 2014-2020 UnderwaterMuse, di cui è partner la Regione Puglia, e del Centro Euromediterraneo per l’Archeologia dei paesaggi costieri e subacquei, che vede tra gli attori coinvolti anche la Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo. Le indagini, avviate con un breve intervento lo scorso ottobre, proseguono quest’anno con un programma denso di operazioni e di contributi rilevanti; in particolare, prospezioni con droni, posizionatori subacquei e ROV (robot subacquei muniti di telecamera) di ultima generazione sono stati usati con metodologie innovative da un gruppo di docenti e ricercatori di due Dipartimenti del Politecnico di Torino, che ha realizzato il rilevo fotogrammetrico delle evidenze. 

I risultati sono degni delle migliori aspettative: In località “Posto San Giovanni”, nelle immediate vicinanze dell’Edificio Idrovoro della Riforma Agraria, sono presenti strutture, in gran parte di età romana, che restituiscono una visione ben più complessa dell’antico scalo portuale di Lupiae

Un intervento diretto da Giuseppe Ceraudo e Carla Amici nel 2014 ha riguardato proprio il molo di Adriano a San Cataldo; in quell’occasione, il gruppo di Archeologia Subacquea individuò alcuni grossi pali che testimoniavano, grazie alle datazioni con il metodo del radiocarbonio effettuate dal Centro di datazione e diagnostica – CEDAD, l’intervento quattrocentesco di ricostruzione del porto voluto da Maria d’Enghien; lo stesso gruppo negli anni ha documentato una serie di relitti spiaggiati di età antica e moderna nelle marine di Lecce (a Torre Chianca, Torre Rinalda, Spiaggiabella, Faro di S. Cataldo) e lungo la costa delle Cesine, segni inequivocabili del passaggio incessante di navi e della fitta trama di rotte che toccavano queste rive. Di queste e di molte altre storie – attraverso immagini, dati e riflessioni – si discuterà nel corso dell’appuntamento in agenda per le Giornate europee dell’archeologia.  

UnderwaterMuse-“Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion”

Il Progetto internazionale UnderwaterMuse-“Immersive Underwater Museum Experience for a wider inclusion” (Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020), di cui Regione Puglia-Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio è partner con ERPAC-Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia (capofila), Università Ca’ Foscari di Venezia, Public Institution for Coordination and Development of Split-Dalmatia County RERA S.D. e Comune di Kastela (Croazia), è finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italy-Croatia 2014-2020.

Il progetto mira ad applicare su alcuni siti archeologici subacquei (i siti-pilota di Torre Santa Sabina, Grado, Caorle, Resnik/Siculi) un protocollo metodologico e tecnologico basato sui binomi ricerca/conoscenza e sviluppo/comunicazione, al fine di valorizzare appieno ognuno di quei siti, così complessi e pluristratificati, per renderli parchi archeologici sottomarini o ecomusei realmente fruibili dalla più ampia platea di visitatori possibile, non esclusivamente subacquei. 

L’obiettivo finale è riuscire a rendere fruibile il patrimonio culturale subacqueo in modo ampiamente costruttivo, anche attraverso metodologie, tecniche e tecnologie innovative e/o sperimentali (tra cui realtà virtuale e aumentata) che contribuiscano a ridurne la perdita e a garantirne la conservazione e che allo stesso tempo possano offrire la concreta possibilità di un sano sviluppo sociale ed economico nella promozione turistico-culturale pulita ed eco-compatibile di questi contesti e paesaggi costieri e marittimi.

L’ingresso all’Auditorium è consentito a un numero massimo di 60 persone. 

Info e prenotazioni: museocastromediano.lecce@regione.puglia.it

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