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Presentazione del libro “Figli della Notte”

Gli anni di piombo raccontati da Giovanni Bianconi

con Franco Cassano, Massimo Bray e Giovanni Pellegrino

 Sabato 9 febbraio – ore 18.30 Auditorium Suore Benedettine – Via delle Benedettine, 4Lecce

Il ventennio che ha insanguinato l’Italia negli anni di piombo, tra il 1969 e il 1988, ha lasciato profonde ferite nella società. Ma che traccia ne è rimasta nei ragazzi di oggi? Come spiegare a loro che in quegli anni si poteva morire ammazzati per strada per una appartenenza politica o perché considerati simboli di uno Stato da «abbattere»? O perché, semplicemente, ci si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato? Partendo da queste domande  Giovanni Bianconi, inviato speciale del Corriere della Sera, ha scritto il suo ultimo libro, “Figli della Notte”, pubblicato nella collana Saggi da Dalai editore.

Il libro sarà presentato a Lecce sabato 9 febbraio alle ore 18.30, nell’Auditorium delle Suore Benedettine in Via delle Benedettine n°4.

Giovanni Bianconi offrirà una riflessione sugli Anni di piombo attraverso una narrazione pensata per le nuove generazioni. Discuteranno con lui Franco Cassano e Massimo Bray, candidati alla Camera per le elezioni politiche nelle fila del Pd, e il senatore Giovanni Pellegrino, già presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla stragi. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Alessandra Lupo.

“Figli della notte” è un libro nel quale l’autore procede al racconto degli Anni di piombo con la prospettiva dei bambini e dei ragazzi di allora. Racconta di figlie che hanno asciugato per strada il sangue del padre poliziotto o che hanno potuto conoscerlo solo attraverso il video registrato dai suoi aguzzini; racconta la quotidianità di un magistrato che condivideva col figlio l’amore per i fumetti e il calcio e quella di un ragazzino che aiutava il padre a tenere la contabilità in un quaderno distrutto, come la sua esistenza, nell’esplosione di piazza Fontana. Affondando nella carne viva di vicende private, Bianconi restituisce lo spessore della tragedia nazionale senza alcuna retorica.

In questo racconto corale e intimo ritroviamo il senso vissuto e unitario di quella Storia che ancora divide il Paese, al di qua di ogni verità giudiziaria o lacerazione ideologica.

GIOVANNI BIANCONI

Nato a Roma nel 1960, è inviato speciale del «Corriere della Sera», per il quale segue le più importanti vicende giudiziarie e di cronaca. Per Dalai editore ha pubblicato: A mano armata (1992), Ragazzi di malavita (1995) e L’attentatuni (con Gaetano Savatteri, 1998). Con Einaudi-Stile Libero ha pubblicato: Mi dichiaro prigioniero politico (2003), Eseguendo la sentenza (2008) e Il brigatista e l’operaio (2011).

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