9 Ago 2022
“UNISALENTO4REFUGEES”
CONCLUSA LA PRIMA EDIZIONE DEL PROGRAMMA
DI LINGUA E CULTURA ITALIANA PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO
PROMOSSO DALL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO IN COLLABORAZIONE
CON LA PREFETTURA E IL COMUNE DI LECCE
Per i 20 studenti che lo hanno frequentato, la possibilità di sostenere gratuitamente
anche il LanguageCert International ESOL test. Nuova edizione da settembre 2022.
Tra lezioni tenute da insegnanti qualificati di italiano L2 (italiano come seconda lingua) e gruppi di conversazione con il diretto coinvolgimento degli studenti dell’Università del Salento, si è chiusa la prima edizione del programma di lingua e cultura italiana per rifugiati e richiedenti asilo “UniSalento4Refugees”, promosso dall’Ateneo in collaborazione con la Prefettura e il Comune di Lecce. Questa prima edizione ha visto la partecipazione di circa 20 allievi e allieve, che potranno anche sostenere gratuitamente il “LanguageCert International ESOL test”. A settembre verrà avviata la seconda edizione del programma, per la quale sono già in corso le adesioni (per iscrizioni: https://form.jotform.com/222072070512340).
«Il progetto è nato perché abbiamo ritenuto doveroso offrire un servizio a chi si trova in situazioni di difficoltà, ma l’esperienza si è rivelata un’occasione di arricchimento e di crescita per tutti noi, un momento prezioso di condivisione che ci ha coinvolto profondamente, anche dal punto di vista emotivo. Abbiamo fatto comunità nel vero senso della parola», spiega la professoressa Maria Renata Dolce, coordinatrice del programma, «Con questa iniziativa l’Università del Salento, in raccordo con le istituzioni del territorio, ha inteso contribuire a fare della nostra terra un luogo di incontro e di mediazione tra culture diverse, per costruire percorsi di pace, nel rispetto delle diversità culturali. In questo contesto, si è rivelato fondamentale il contributo degli studenti tutor di UniSalento, che hanno curato gli incontri di conversazione con i rifugiati: le nostre studentesse e i nostri studenti si sono spesi con passione e con generosità, la loro presenza vigile e attiva è stata ripagata dagli sguardi e dai sorrisi di chi, con il racconto della propria storia, ci ha insegnato cosa significa dover combattere giornalmente per riaffermare il diritto a una vita dignitosa. Siamo lieti di poter organizzare per settembre la seconda edizione del programma».
«Il Centro Linguistico di Ateneo è molto lieto di poter facilitare e promuovere questo progetto», dice il Direttore del CLA Thomas Christiansen, «È un’impresa di grande valore sia per gli studenti, che provengono da tutto il mondo, sia per tutto il personale, docenti, tutor e studenti UniSalento: un’esperienza indimenticabile di formazione personale. Una conferma del valore di questo progetto e dei suoi obiettivi è l’importante riconoscimento dall’organismo di certificazione internazionale LanguageCert, con qui il CLA collabora: l’ente infatti, toccato dell’entusiasmo dimostrato da tutti, ha offerto la possibilità agli studenti del programma di sostenere gratuitamente il LanguageCert International ESOL test. In questo modo potranno arricchire il proprio curriculum anche con un importante esame riconosciuto sia in Italia che a livello internazionale».
«Ho accolto con entusiasmo la proposta di insegnamento della lingua italiana ai destinatari del progetto “Unisalento4Refugees”», racconta Damiano Longo, insegnante di italiano L2, «Un gruppo eterogeneo di studenti e studentesse provenienti da tutte le parti del mondo, che hanno formato una classe ad abilità differenziate ma con una matrice comune: la passione e la motivazione (inter)culturale ad apprendere la lingua italiana. In una ben attrezzata aula universitaria, ho respirato la bellezza dell’insegnamento della lingua italiana come strumento di integrazione sociale, dove le storie di vita dei corsisti e delle corsiste, a volte molto forti, hanno contribuito a far crescere la mia esperienza professionale».
«Come coordinatrice degli studenti tutor del progetto “Unisalento4refugees”, ho vissuto al loro fianco un’esperienza profonda, ricca di umanità, di ascolto, di empatia con i rifugiati», aggiunge Anna Tigrato, che ha preparato i tutor per l’attività di conversazione con i rifugiati, «I nostri studenti hanno dimostrato quanto sia grande la loro voglia di sentirsi utili, coinvolti in prima persona nella nostra società, essere cittadini partecipativi».
Concludono gli studenti tutor UniSalento Silvia Rizzello, Rebecca Cino, Francesca Bonfrate, Francesco Paladini, Verdiana Paglialonga, Angela Nestola: «Abbiamo partecipato al progetto credendo di insegnare tanto della nostra lingua e cultura a coloro che hanno partecipato. In realtà si sono rivelati loro i nostri insegnanti, soprattutto di vita. Nel nostro piccolo siamo cresciuti professionalmente, ma in particolar modo come esseri umani, ci siamo resi conto di quanto dovremmo apprezzare cose che diamo quotidianamente per scontate. Un proverbio ceco dice Chi apprende una nuova lingua, ottiene una nuova anima. Queste persone hanno già un’anima ricca di sfaccettature dai colori magici, tutti noi auguriamo loro il meglio che la vita possa offrire».