22 Nov 2022
Cortocircuito di una sigaretta elettronica di un passeggero sul volo Malaga-Parigi causa un incendio
Durante l’atterraggio sualla pista 26L all’aeroporto internazionale Charles de Gaulle di Parigi sul volo Air France AF-9421 partito da Malaga, lo scorso 2 novembre, si è verificato un incendio accidentale dovuto al cortocircuito di una sigaretta elettronica. Il dispositivo di svapo ha preso fuoco nelle mani di un passeggero mentre l’equipaggio e’ subito intervenuti con il kit a disposizione. Secondo gli inquirenti, il passeggero ha smontato la sigaretta elettronica, lasciando esposta la batteria agli ioni di litio. Il rapporto della BEA del 17 novembre ha rivelato inoltre che un passeggero e’ rimasto seriamente ferito. L’aeromobile F-HEPJ e’ ritornato in servizio circa 18 ore dopo. BEA ha aperto un inchiesta sull’accaduto. Le batterie alimentate agli ioni di litio possono creare cortocircuiti quando entrano in contatto con metalli conduttivi come chiavi, monete, chiusure lampo, etc. e, se sono imballate fuori dall’apparecchiatura, le stesse batterie al litio devono essere protette per evitare i cortocircuiti. I vigili del fuoco affermano che la batteria agli ioni di litio del dispositivo è probabilmente entrata in contatto con materiali conduttivi, creando così un cortocircuito. Il cortocircuito ha causato il surriscaldamento della batteria, provocando così l’incendio accidentale. L’incendio è stato rapidamente spento usando un vicino estintore portatile. Tuttavia, l’incidente ha costretto i funzionari dell’aeroporto ad interrompere temporaneamente il servizio di assistenza e lo screening di sicurezza, causando notevoli ritardi in tutto l’aeroporto. La FAA (Federal Aviation Administration) proibisce il trasporto di sigarette elettroniche e dispositivi per svapare in bagagli registrati da trasportare in stiva, ma ne consente il trasporto nei bagagli a mano. Tuttavia, molte compagnie aeree hanno politiche differenti riguardanti il possesso o l’uso di questi dispositivi a bordo degli aerei proprio perché i dispositivi di svapo, ora venduti in varietà infinite e sotto una gamma incredibile di marchi e etichette, possono contenere batterie al litio che non soddisfano le specifiche UE. Inoltre, è noto che gli utenti finali “personalizzano” questi dispositivi con modifiche post-vendita che possono influire sulle prestazioni e sulla sicurezza della batteria. Purtroppo, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è noto che sempre di più ogni giorno avvengono incidenti causati dal surriscaldamento e incendio di batterie a ioni di litio installate su molti apparecchi d’uso quotidiano come telefoni cellulari, computer, spazzolini ed etc.