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La protesta Fimmg: “Medici di famiglia dimenticati. Il 15 dicembre visite al lume di candela in migliaia di studi”

Visite a lume di candela negli studi dei medici di medicina generale di tutta Italia. È la protesta che nella giornata di oggi 15 dicembre prendebvita per lanciare un messaggio alle forze politiche che in questo momento stanno discutendo la prossima Legge di bilancio. L’obiettivo è quello di ricordare loro lo stato drammatico vissuto dalla medicina generale. Al crepuscolo, a partire dalle 17.00, per un quarto d’ora le luci degli studi medici si spegneranno e le visite proseguiranno a lume di candela. “Ogni candela accesa rappresenterà il grido d’allarme, le difficoltà e la richiesta di aiuto di un medico di medicina generale e dei suoi pazienti”, ricorda il segretario generale di Fimmg Silvestro Scotti.


“In maniera simbolica – prosegue Scotti – abbiamo deciso di accendere le candele nei nostri studi per sottolineare le condizioni critiche in cui lavorano i medici di famiglia, senza ricorrere a sistemi di protesta più radicali che, in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia, sarebbero contrari al senso di responsabilità verso i cittadini assistiti. Ma il nostro allarme resta e non deve restare inascoltato: siamo al lumicino, interveniamo prima che la medicina generale si spenga e con essa il Servizio sanitario nazionale». “Intervenire a sostegno della medicina generale – conclude Scotti – significa consolidare la colonna portante del Sistema sanitario nazionale, garantire a tutti i cittadini parità di accesso alle cure e ad una medicina di prossimità. Nessun medico di medicina generale smetterà mai di battersi per tutelare questi diritti e con essi il rispetto dell’Articolo 32 della nostra Costituzione”.

Servizio di Adriana Greco

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