16 Dic 2022
Castello Carlo V: a gennaio il Comune restituirà al Demanio la propria parte
Salvemini: “Nelle condizioni attuali, più utile alla città che sia solo nella disponibilità del Ministero”
La giunta comunale ha deliberato, nella seduta di ieri, la restituzione entro il 31 gennaio del 2023 all’Agenzia del Demanio della propria parte del Castello Carlo V.
Avuto in uso l’intero complesso nel 1983, negli anni successivi la parte nella disponibilità del Comune di Lecce si è progressivamente ridotta fino a comprendere oggi solo un quarto dell’opera fortificata, nello specifico la sala che ha ospitato l’infopoint al piano terra e le sale al primo piano, mentre i restanti tre quarti – con le prigioni, i camminamenti, i sotterranei, la chiesa di Santa Barbara e il Museo della Cartapesta – sono nella disponibilità della Soprintendenza che, peraltro, ha in corso lavori di restauro e riqualificazione di alcune aree interne ed esterne.
Va ricordato che già nel 2011 il Comune ha avanzato richiesta al Demanio per procedere all’acquisizione al proprio patrimonio dell’intero Castello a titolo non oneroso, come avvenuto, con esito positivo, per il tratto superstite delle Mura Urbiche, per l’ex convento degli Agostiniani e per l’ex monastero di Santa Chiara, oggi sede del Must. Ma la richiesta non fu accolta dallo Stato perchè una parte dell’immobile era in uso alla Soprintendenza.
«Nell’attesa che si creino le condizioni per riavviare l’iter di acquisizione dell’intero Castello attraverso il federalismo demaniale con un opportuno progetto di valorizzazione, è più utile per la città – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – che il Carlo V sia interamente nella disponibilità di un solo ente, in questo caso il Ministero della Cultura, che ne ha in uso i tre quarti degli spazi. Mantenere solo una piccola parte dell’opera fortificata a fronte di un canone annuo da corrispondere al Demanio che è stato rivalutato in circa 160mila euro, al quale vanno aggiunte le spese finora a carico del Comune di custodia, pulizia, utenze, non è nell’interesse della città».
Prosegue, nel frattempo, la trattativa con il Demanio, seguita in prima persona dal sindaco Salvemini, per arrivare a un accordo transattivo sul debito maturato dal Comune nei confronti dell’Agenzia per il mancato pagamento del canone annuo per la concessione del Castello dal 2005 al 2019. Tra le partite a “dare” e quelle “ad avere” rientra il trasferimento dal Comune al Demanio del terreno dove sorgerà la nuova Questura, e sarebbe dovuto rientrare anche il terreno individuato per la nuova sede della Caserma dei Vigili del Fuoco, se non fosse sopraggiunto lo stop al trasloco dall’attuale sede da parte del Ministero dell’Interno.
Si ricorda, infine, che il 30 novembre scorso è scaduto il contratto con la società Theutra che gestiva gli infopoint comunali, fra cui quello del Castello Carlo V. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di trasferire il punto di accoglienza turistica che serve il centro storico all’interno del Chiostro dei Teatini, affidandone la gestione attraverso un nuovo bando destinato agli operatori.