22 Dic 2022
Un grido di pace da Bari
Cei, Zuppi: “La violenza non profani il giorno di Natale”
Nella basilica di San Nicola, nella serata di mercoledì 21 dicembre, si è tenuta la veglia di pace promossa dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e dalla Conferenza Episcopale Italiana per chiedere la fine delle violenze in Ucraina. Presente alla celebrazione anche il Presidente Regione Puglia Michele Emiliano.
“San Nicola non vuole la violenza e ordina la pace! Non si dica che non ci sono le condizioni! Quelle si trovano! Smettiamo combattimenti che portano solo alla distruzione! La pace non è un sogno è l’unica via per vivere! È la scelta, non una scelta”: è la preghiera, anzi il grido, quello innalzato al cielo dal Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI.
Il luogo è simbolico, la Basilica di San Nicola, il santo venerato sia dai cattolici che dagli ortodossi, che Papa Francesco – che per due volte vi fece visita, durate l’incontro di riflessione e spiritualità del febbraio 2020 e quello con i Patriarchi nel luglio 2018 – definì ponte tra la Chiese d’Oriente e d’Occidente.
Prosegue il Presidente CEI, Zuppi: “Non smettiamo di aiutare, accogliere, mandare di sognare che le spade si trasformino in vomeri” – il richiamo è a don Tonino Bello e il suo appello per la pace mentre il mondo assisteva a una crescente militarizzazione – “Nei giorni di Natale non si compiano azioni militari attive, ma sia permesso ai cristiani di onorare il Dio della pace, non si profani quel giorno distruggendo le tante Betlemme dove vuole nascere il Signore”.
Alla veglia di preghiera è intervenuto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Questa basilica è il simbolo del dialogo. Sin dalla visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1980, ci chiesero di costruire atti concreti, lo chiesero a questa comunità, per favorire il dialogo ecumenico. Noi eravamo consapevoli che il dialogo ecumenico era un tentativo forte di dare una risposta a ciò che evidentemente questi nostri Pontefici avevano intuito come una necessità della storia. Questa necessità della storia è arrivata sino all’assurda situazione di farci scorrere davanti agli occhi ciò che temevamo da anni ed anni che si è ineluttabilmente verificato. È un momento difficile della storia, nel quale la Chiesa ancora una volta sta svolgendo il suo ruolo come ha fatto in moltissime altre occasioni qui nel nostro paese ma anche nel resto del mondo”.
Servizio di Adriana Greco