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33^ edizione de La Morte te lu Paulinu Cazzasassi

Carnevale della Grecìa Salentina Martignanese

#carnevalegriko2023 

Il Carnevale della Grecìa Salentina e Martignanese conclude i suoi Riti con l’atteso appuntamento de La Morte te lu Paulinu CazzasassiMartedì 21 febbraio 2023, dalla mattina alla sera, il Carnevale, con il suo bisogno di rinnovarsi nella partecipata sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati di domenica scorsa, lascia spazio alla Mascherata, con i suoi riti e personaggi che ritornano, uguali a se stessi, ad accompagnare la fine dell’opulenza. L’eterna lotta tra Carnevale e Quaresima a Martignano assume una straordinaria importanza, rappresentata dalle maschere di Paulinu Cazzasassi e Sarakostèddha, personaggi principali di un cerimoniale carnevalesco che coinvolge l’intera comunità.

L’evento condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di “Inversione” dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate “Pasquinate”, quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali.

Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all’uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima.

L’intera comunità di Martignano sarà coinvolta con i riti funebri, dalla veglia Chiangimorti (ore 18.00) presso la Camera ardente allestita presso la Sartoria Popolare in Piazza Palmieri, al corteo funebre per le vie del centro (ore 18.30 circa), allo spettacolo teatrale in vernacolo in Piazza della Repubblica (ore 19.00 circa), al tradizionale pasto pubblico a base di trippa di patate (Lu Consulu! – ore 20.00 circa), con la lettura del testamento e infine con il rogo dell’amato Paulinu Cazzasassi e l’arrivo delle Quaremme.

Il canovaccio teatrale di questa edizione vede in scena “È sulu na n’famità – Il processo”, una farsa teatrale in atto unico di Antonio Apostolo, con l’Avvocata Nina (Luigi Calò), la Testimone Nzina (Oronzo Verri), il Cancelliere (Gabriele Petruzzo), il Giudice (Barnaba Friolo) e il Pubblico Ministero (Tonio Sergio).

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