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Puglia prima in Italia per incidenza di povertà relativa

E’ quanto emerge nella nuova edizione del rapporto “Noi Italia”. La Puglia segna anche il gap più elevato di genere per quanto riguarda la disoccupazione

Puglia prima in Italia per incidenza di povertà relativa, parametro che indica quelle famiglie con un reddito uguale o inferiore alla metà della media nazionale. Il dato emerge nel rapporto Istat “Noi Italia”, secondo cui nella nostra regione si raggiunge il 27,5%. Al secondo posto la Campania (22,8%) e al terzo la Calabria (20,3%). Complessivamente a livello nazionale la povertà relativa sale all’11,1%, coinvolgendo circa 2,9 milioni di famiglie (circa 8,8 milioni di individui) concentrate soprattutto nel Mezzogiorno (20,8%).

Quanto al tasso di disoccupazione, nel 2022 in tutto il Sud ha toccato quota 14,3%, superando di tre volte il dato del Nord-Est (4,5%) e di due quello del Centro, con un picco del 17,1% in Campania. Di contro, il valore più basso nel Nord si registra nel Trentino-Alto Adige/Sudtirol (3%), nel Centro in Toscana (6%), nel Mezzogiorno in Basilicata (7,1%). 

Proprio in merito al tasso di disoccupazione, la Puglia registra un altro record negativo sul fronte delle differenze di genere, facendo segnare il divario più alto (5,5%) a sfavore delle donne.

Nel 2021, nel Mezzogiorno, il 10,0% della popolazione residente (più di 2 milioni di persone) vive in condizione di grave deprivazione materiale e sociale; nel Nord-Est, la quota è 1,9%. Nel 2022, rispetto all’anno precedente, diminuisce la percentuale delle persone molto o abbastanza soddisfatte per la propria situazione economica (57,0%).

 di Adriana Greco 

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