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FUTURE HERITAGE: LE CITTÀ ALLA PROVA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Domani a Lecce, Sala Conferenze Ordine degli Architetti P.P. e C., la conversazione con Mark Cannata, architetto, ideatore del “Progetto Kassandra”. L’appuntamento è promosso dall’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce nell’ambito degli eventi per i 100 anni dall’Istituzione dell’Ordine “Architettura tra futuro e memoria”.
Start alle 16, Sala Conferenze Ordine, Galleria Piazza Mazzini, Lecce

“Future Heritage. Le città alla prova del cambiamento climatico”: su questo tema domani, venerdì 7 luglio, la conversazione con Mark Cannata, architetto cosmopolita attualmente impegnato a Modica, Director at Max – Metabolic Architecture Workshop, CEO at Kassandra, ospite dell’Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce nell’ambito degli eventi “Architettura tra futuro e memoria” per celebrare i 100 anni dall’Istituzione dell’Ordine e i 51 dalla nascita dell’Ordine provinciale, realizzati in collaborazione con Comune di Lecce, Provincia di Lecce, Federazione Ordini degli Architetti di Puglia.

Cosa significa per gli ambienti urbani la sfida della transizione climatica è lo stesso Mark Cannata a indicarlo, anche alla luce del “Progetto Kassandra”, il primo sistema integrato di supporto alle scelte delle amministrazioni pubbliche e dei professionisti teso a facilitare la creazione, lo sviluppo e la gestione di una città veramente resiliente: “Le trasformazioni necessarie per creare resilienza a lungo termine, sia di fronte a una pandemia come il Covid 19, cambiamenti climatici o altre emergenze, richiedono di riunire la comprensione strategica di dati complessi a più livelli e conoscenza dettagliata dell’ambiente fisico da cui derivano”, afferma Cannata. E ancora: “Le città, nuove o vecchie, devono affrontare l’inevitabilità del cambiamento, forse anche un cambiamento audace. Le decisioni significative devono interpretare dati significativi e il design creativo e ispirato è il modo di “gestire il cambiamento”. Riteniamo che questo approccio possa trasformare il rischio rappresentato dal cambiamento climatico in un’opportunità per generare un nuovo approccio di progettazione urbana sostenibile e un’estetica architettonica rinnovata.
Le città possono, con le giuste decisioni e una rinnovata partnership sostenibile con la Natura, continuare il loro dialogo con il tempo, lo scopo e l’aspirazione. Sono segni di vita e di luogo. E possono ancora avere grandi possibilità”.

Il pomeriggio (con il sostegno di Marullo Costruzioni, RCI Clima Sistemi srl, Infissi Scarcella, Official Store Finestre Nurith) si aprirà alle 16 con i saluti di Tommaso Marcucci, presidente Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce, e l’introduzione al tema curata dall’architetta Cosima Schito, Gruppo Cultura Ordine degli Architetti PPC di Lecce, cui seguirà l’intervento e la riflessione di Mark Cannata. “L’incontro con Mark Cannata”, dice Tommaso Marcucci, presidente Ordine degli Architetti P.P. e C. di Lecce, “prosegue la riflessione sulla sostenibilità urbana e sulla tutela, rigenerazione e trasformazione del patrimonio costruito. È sempre più evidente, infatti, come la sfida del cambiamento climatico impone a tutti noi di rinnovare la valigia degli attrezzi
e la consapevolezza sulla necessità di articolare nuove competenze e saperi, anche nel recupero di modalità costruttive e uso dei materiali tradizionali. È una sfida che coinvolge allo stesso tempo e contestualmente i nostri ambiti di intervento, dall’architettura alla pianificazione territoriale alla costruzione di nuovo paesaggio alla conservazione, e quelli delle pubbliche amministrazioni. Non a caso lo stesso Cannata in tempi recenti, in occasione delle elezioni amministrative a Modica, ha proposto ai candidati sindaco la creazione di un Assessorato al Cambiamento Climatico, con il coinvolgimento diretto della Protezione civile”.

Perché, proprio come spiega l’architetto siciliano, “non possiamo più parlare degli effetti del cambiamento climatico sulle nostre città e sui nostri equilibri socio-economici come di un problema del futuro”.

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