header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

RocAntica CONVERSAZIONI – UN WEEKEND DI EVENTI CON DANIELE RIELLI ROCCO TANICA E MANDRAKE

27-29 luglio Area archeologica Roca Vecchia

Appuntamento alle 21

L’area archeologica di Roca Vecchia di Melendugno (Le) si accende di arte, cultura e musica attraverso una tre giorni di eventi di grande suggestione.

Il 27, 28 e 29 alle 21 luglio appuntamento con RocAntica-Conversazioni

La tre giorni organizzata dal Comune di Melendugno, anima un luogo pieno di fascino e storia.

Conversazioni tra cielo e terra, incontri con autori e personaggi che raccontano il territorio, lo esportano, vi lasciano il segno.

Tre figure diverse tra loro ma allo stesso modo capaci di creare massa critica e dibattito.

Primo incontro il 27 luglio con Rocco Tanica (Elio e le Storie Tese), autore di un libro-romanzo che, dice “ho scritto utilizzando l’intelligenza artificiale”.

Protagonista della seconda serata, 28 luglio, stesso posto stessa ora, sarà invece Giuseppe Ninno – in arte Mandrake, il fenomeno social del momento, che con i suoi video social e il verso fatto alle abitudini della famiglia-tipo salentina, ha esportato il brindisino e le sue espressioni colorite sulla rete e in ogni angolo d’Italia, collezionando milioni di follower e una pioggia di condivisioni.

Si chiude il 29 luglio con Il Fuoco Invisibile – la vera storia della strage degli ulivi nel Salento, di e con Daniele Rielli. Incontro, dibattito e reading in musica con Gabrtiele Rampino Ensemble.

Ingresso Gratuito

 “Questo straordinario viaggio – spiegano gli organizzatori -, nasce dalla volontà di recuperare la nostra storia fisica unendola a momenti di alto valore culturale. Solo così uniamo passato e futuro”.

ROCA VECCHIA (di Cinzia Mazzotta e Daria Palmisano – UniRoca)

Percorrendo la costa adriatica – salentina, lungo la strada litoranea Provinciale 611 che collega S. Cataldo ad Otranto, attraversata l’oasi naturalistica delle Cesine, si raggiunge il sito archeologico di Roca Vecchia (Melendugno – Lecce).Questo si sviluppa su di un promontorio compreso tra due insenature naturali ed è ubicato a circa 25 km a SE di Lecce e a 18 km a NNW di Otranto,.

Le prime notizie sull’insediamento di Roca Vecchia risalgano alla prima metà del XVI sec.; tuttavia questo non fu esplorato fino al 1928. Dal 1980 l’area é oggetto di programmi di ricerca multidisciplinare e di campagne di scavo annuali dell’Università del Salento (Lecce).

A Roca le attestazioni archeologiche riguardano un arco cronologico ampio, compreso tra la metà del II millennio a.C. fino all’età medievale (XVI sec. d.C.).

Le fasi più antiche individuate sul promontorio si riferiscono ad un insediamento datato al XVII-XVI sec. a.C., difeso ad ovest verso l’interno da un’imponente fortificazione realizzata nel corso della prima metà avanzata del II millennio a.C.

Le ultime fasi di vita dell’insediamento, sono testimoniate da una città fortificata tardo trecentesca fatta edificare da Gualtieri VI di Brienne conte di Lecce; di questa si riconoscono tuttora alcune strutture ed edifici quali ad esempio la chiesa, il pozzo pubblico, la piazza, alcune tombe e pozzetti. 

A Roca oltre alla fase cronologica protostorica e medievale, sono attestate altre fasi intermedie quella arcaica (VII-VI sec. a. C.) e quella ellenistica (IV-III sec. a.C), durante la quale l’area era abitata dai Messapi, una popolazione indigena. 

Dell’area archeologica fa parte inoltre, uno straordinario monumento (scoperto nel 1983) costituito da una cavità naturale denominata Grotta Poesia; sulle pareti di questa si trovano centinaia di incisioni protostoriche ed iscrizioni messapiche, greche e latine, a testimonianza della continuità di pratiche, riti e culti a partire dall’età protostorica fino a quella ellenistica.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.