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Volo Napoli – Vienna, vapori a bordo

La cabina passeggeri dell’aereo Airbus A320-200 dell’Austrian Airlines, targato OE-LBK del volo OS-542 da Napoli a Vienna, il 24 settembre 2023, mentre stava arrivando sulla pista 34 dell’aeroporto austriaco, quando a bordo si è avvertito un odore. Tuttavia, c’è una spiegazione rassicurante per il fenomeno a prima vista inquietante: l’odore proveniva dai condizionatori d’aria che facevano circolare l’aria esterna verso l’interno. Quest’ultima, a causa dell’elevata umidità esterna, si è trasformata in vapore acqueo. Secondo le informazioni ricevute dall’Aviation Herald, l’aereo era pronto per il prossimo volo OS-325 per Göteborg (Svezia) quando il nuovo equipaggio in arrivo ha respinto l’aereo a causa dell’odore. La manutenzione ha determinato che la fonte dell’odore oleoso era situata nell’APU, dove l’olio veniva ingerito nell’aria condizionata. Nei giorni successivi (25, 26 e 27 settembre) l’aereo ha trasmesso i dati ADS-B con il nominativo “SMELL” mentre era a terra a Vienna. L’aereo è ancora a terra a Vienna circa 71 ore (2 giorni e 23 ore) dopo l’atterraggio come volo OS-542. Tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un’inchiesta sulla pericolosità di gas tossici sugli aerei è stata aperta in Gran Bretagna dopo la morte di un pilota della British Airways nel 2012. Il pilota è Richard Westgate, scomparso a 43 anni, che sarebbe stato ucciso da gas tossici in cabina. Almeno questo è quanto ha stabilito un coroner britannico – Stanhope Payne – per cui il decesso del pilota potrebbe derivare da dei fumi tossici portati nelle cabine dell’aria aspirata da certi motori. Gli inquirenti hanno chiesto alla compagnia aerea e all’Ente per l’aviazione civile di intraprendere “azioni urgenti” per verificare la presenza di sostanze dannose per l’uomo.Secondo la famiglia del pilota, la morte è stata causata da ‘sindrome aerotossica’, unapatologia identificata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1999, che deriva dall’inalazione di aria contaminata a bordo di un aereo. Le compagnie sono consapevoli dei vapori tossici di olio lubrificante dei motori che arrivano all’interno dei velivoli e per questo sugli aerei esistono dei sistemi di filtraggio. Tuttavia con il tempo o a causa di una manutenzione inadeguata i filtri possono rompersi e i gas tossici possono penetrare in cabina. Per le compagnie non ci sono rischi per la salute dei passeggeri né dell’equipaggio perché il fenomeno è occasionale. Tuttavia le organizzazioni che da anni combattono e denunciano che esiste un pericolo per “i viaggiatori abituali”.

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