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Carmen Panepinto Zayati è la nuova Miss Universe Italy 2023

Laureata in ingegneria elettronica a Pisa, sta studiando ingegneria biorobotica presso la Sant’Anna di Pisa. Appassionata delle arti marziali MMA e Muay Thai, ama anche correre e ascoltare musica.

Carmen Panepinto, ventitreenne nata a Vittoria (RG) ma residente a Roma, attualmente a Pisa per motivi di studio, è la nuova Miss Universe Italy 2023. Ha rappresentato le Marche nella competizione nazionale. Carmen è alta 175 centimetri, con capelli castani e occhi marroni. Figlia unica, parla fluentemente l’inglese ed ha stupito tutti per la sua preparazione. È stata eletta nella splendida cornice de “Lo Smeraldo” a Canosa (BAT) durante uno show condotto da Daniele Battaglia e Fabrizia Santarelli. Carmen Panepinto Zayati prende il posto di Virginia Stablum, Miss Universe 2022, e rappresenterà l’Italia alla finale internazionale di Miss Universe in El Salvador il prossimo 18 novembre. È una sportiva che ama le arti marziali, in particolare l’MMA e il Muay Thai, ed è appassionata di corsa. Ascolta musica leggera soprattutto Adele singer che adora, e Lizzo pseudonimo di Melissa Viviane Jefferson cantante rapper e flautista statunitense. Nel testa a testa finale, Carmen Panepinto ha avuto la meglio su Andrea Pepi, Miss Universe Sicilia, bionda di Scicli, studia scienze della comunicazione all’Università di Catania ed ha fatto dell’inclusività la sua principale causa a Miss Universe 2023.

L’intervista a Carmen Panepinto Zayati, Miss Universe Italy 2023.

Appassionata di sport e pianoforte, ma soprattutto di viaggi, Carmen attribuisce gran parte delle sue conoscenze alla ricchezza delle culture che ha scoperto durante i suoi diversi viaggi all’estero. Non solo per le lingue che ha imparato, ma soprattutto grazie alle esperienze contrastanti che ha vissuto in paesi diversi tra di loro, dall’Africa all’America, dal Medio Oriente all’Est asiatico. “Credo fermamente che l’essenza di essere Miss Universe risieda principalmente nell’utilizzo delle proprie conoscenze e del proprio vissuto, elementi imprenscindibili che ti aiutano a sostenere il prossimo. Ed è anche attraverso la partecipazione al concorso, che ho trovato ispirazione e motivazione, per incoraggiare ragazze e donne, a perseguire i propri obiettivi ed a portare cambiamenti positivi nelle loro vite. Un’esperienza questa che mi ha donato serenità e mi ha arricchito”. Essendo una donna ingegnere nella vita di tutti i giorni, Carmen ha sperimentato personalmente le sfide che le donne affrontano nel mondo contemporaneo, specialmente in campi predominantemente maschili. “La ma missione si concentra sull’empowerment delle donne nel campo STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), poiché comprendo che una delle principali sfide che le donne affrontano in questo settore è la mancanza di modelli femminili da seguire. Anche per questo ambisco a contribuire all’abbattimento degli stereotipi legati alle donne, che spesso costituiscono delle barriere per il loro successo, soprattutto in campi scientifici”. Carmen ha scelto di studiare ingegneria non solo per contribuire all’innovazione della società, ma soprattutto per avere un impatto positivo nella vita delle persone. Spera che attraverso la sua piattaforma possa diventare un modello di ispirazione e motivazione per le giovani ragazze, incoraggiandole a perseguire i loro sogni e dimostrando loro che ogni sfida può essere superata con determinazione e passione. “Sono fermamente convinta che investire nell’istruzione e nell’empowerment delle donne sia la chiave per trasformare le comunità e raggiungere gli obiettivi globali. Questa convinzione ha iniziato a prendere forma quando avevo 16 anni durante la mia esperienza di volontariato in Thailandia, dove insegnavo inglese ai bambini di una zona rurale. Questa idea si è sviluppata ulteriormente a 17 anni, quando ho avuto l’opportunità di presentare le mie ricerche all’Università di Cambridge. Durante questo periodo, ho poi rafforzato la mia convinzione, partecipando attivamente alle simulazioni delle Nazioni Unite. Qui mi sono focalizzata sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030, in particolare sulla diversità, sull’uguaglianza di genere e sul cambiamento climatico”. Un’idea chiara e convinta, che ha guidato sia il suo successo nel contesto del “Samsung Innovation Campus”, e che continua a svilupparsi oggi, mentre prosegue i suoi studi in Ingegneria Biorobotica alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. “Qui – conclude la Penpinto Zayati – mi specializzerò in protesi bioniche ed organi artificiali, cercando costantemente modi innovativi per migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la tecnologia, l’educazione ed il rispetto dei valori dell’essere umano”.

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