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Ceramicamara

Serata di chiusura della Prima mostra di ceramica contemporanea 26 novembre, Frantoio Ipogeo di Piazzetta Giangreco, Ruffano

 Ceramicamara, prima mostra di ceramica contemporanea legata agli eventi della X edizione di Maru Il Peperoncino in festa, chiude in festa domenica 26 novembre.

La mostra, allestita all’interno di un antico frantoio ipogeo, è stata organizzata da Made in Soap in collaborazione con l’artista Pamela Maglie e con il patrocinio del Comune di Ruffano, Assessorato alla Cultura e Turismo.

Ispirata al tema del peperoncino, alla mostra hanno risposto artisti locali e nazionali e ha avuto un buon riscontro di visitatori tra curiosi, appassionati e professionisti del settore.

Nel corso della mattinata, gli organizzatori di Maru e la curatrice della mostra Pamela Maglie, accoglieranno i visitatori con racconti sulla tradizione della ceramica a Ruffano.

Per la festa di chiusura, alle ore 18.00, la performance MEND dell’artista Fabrizio Manco, che così la racconta:

Kintsukuroi, la pratica dell’unire pezzi di ceramica rotta, non è solo tipica del Giappone, ma ha anche una rilevanza e diffusione oltre quei confini. Nel caso del Salento, il cucire frammenti di ceramica con fili di metallo o altri materiali era in uso nel mondo contadino del passato.

In questa mia performance site-responsive attraverso l’installazione, la danza, il movimento, il disegno, il suono, l’iconografia, l’intenzione è quella di far rivivere quei frammenti di ceramica e terracotta, rotta durante la mia vita e quella di altri, come a realizzare la continuazione di un legame con quegli oggetti che sono e sono stati un tramite, dei conduttori di relazione.

Seppur frantumi, restano ancora testimoni di vita, ancora uniti nello spazio tra di loro e gli altri, le altre cose, immanenti.  Così sento il mio lavoro e nella performance questi frammenti, pezzi taglienti, rotture, separazione, lutto, il restare a pezzi, sono, paradossalmente e sempre, relazione.

Vivi ancora in questa Terra Pura della terracotta: omaggio al lavoro, memoria, vita.

Portate anche voi un frammento di ceramica o terracotta da aggiungere all’installazione.

Fabrizio Manco è artista e ricercatore ed è stato docente in arte e performance alle università di Portsmouth, Roehampton, London Met e vari college e istituti di Londra, dove ha vissuto dal 1991 al 2019. La sua pratica include le arti visive, la performance, live art, disegno performativo, danza, improvvisazione, suono e ascolto. Ha studiato, ricercato e lavorato sia in Italia che in Inghilterra, inclusa la formazione in Butoh in Inghilterra e in Giappone. Ha svolto ricerca, lavori e presentato mostre a livello nazionale e internazionale (tra cui, oltre all’Italia e Inghilterra, anche Singapore, India, Canada, Finlandia, Germania, Croazia, Spagna), oltre a frequentare residenze artistiche e condurre laboratori e progetti artistici. Progetti includono: [STATES OF] TRANCEformation (2005) sul Tarantismo e Butoh al Chisenhale Dance Space; Ringing Forest (2005) sugli acufeni (Premio Sciart, Wellcome Trust); Ear Bodies (2009) presso la Central School of Speech & Drama; Building Sound supportato dalla AHRC Beyond Text ed è stato Honorary Research Associate all Ear institute, Londra

Orari di apertura:

Dal 18 al 26 novembre:

Tutti i giorni dalle 17.00 alle 21.00

Domenica 26 novembre: 10.00- 12.00 // 17.00-21.00

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