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Choc negli Usa: una bambina muore in spiaggia sepolta in una buca dalla sabbia

L’aveva scavata con il fratellino, le pareti sono crollate

Il tragico episodio martedì 20 febbraio su una spiaggia vicino a Fort Lauderdale, in Florida dove una giornata al mare si è trasformata in tragedia per due fratellini. Sloan Mattingly, 7 anni, è stata sepolta viva sotto la sabbia in una buca che aveva scavato con suo fratello. I due sono rimasti sepolti dalla sabbia dopo che avevano scavato una buca profonda circa 1,8 metri ed erano entrati entrambi all’interno della cavità, quando le pareti sono crollate. La bambina è rimasta intrappolata per circa 15 minuti sotto la rena; estratta, è deceduta in ospedale; il fratellino, che di anni ne ha 8, era rimasto imprigionato fino al petto ed è riuscito a salvarsi. I vigili del fuoco, intervenuti dopo la chiamata, hanno dovuto scavare a lungo per localizzare la piccola, aiutandosi con assi di supporto per evitare che altra sabbia crollasse durante l’operazione di soccorso. Aimee Adler Cooke, portavoce di Lauderdale-by-the Sea, ha dirottato le domande all’ufficio dello sceriffo. Nessuna informazione è stata rilasciata sulla famiglia dei piccoli. Questo tipo di incidenti si è già verificato in passato. Associated Press ha riportato che, a maggio, un adolescente proveniente dalla Virginia era morto in una località sulle Outer Banks, una sottile striscia di sabbia che si estende per 160 km e tratteggia la costa del Carolina del Nord, dopo essere rimasto intrappolato in una buca che aveva scavato vicino a una duna di sabbia provocandone il crollo. Dopo la morte del giovane, una società di gestione immobiliare e di case vacanza, nelle Outer Banks Seaside Vacations, aveva segnalato tramite un post le insidie che possono nascondersi nello scavare buche in spiaggia. “La sabbia è, per natura, strutturalmente instabile”, avevano scritto sul blog dell’azienda. “L’erosione, le tempeste e la rimozione della sabbia possono indebolire l’area e causare potenzialmente problemi, anche dopo che le buche sono state riempite di nuovo”. L’azienda raccomandava di scavare buche non più profonde dell’altezza del ginocchio e di stare distanti dalle dune, territorio ancora più instabile. Uno studio del 2007, pubblicato sul New England Journal of Medicine, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, riportava 52 incidenti fra mortali e non avvenuti nei precedenti 10 anni. “In genere, le vittime sono state completamente sommerse dalla sabbia quando le pareti della buca sono crollate inaspettatamente. Il collasso è inavvertitamente innescato da una varietà di circostanze, tra cui lo scavo, l’aggiunta di tunnel, il saltare all’interno della buca” riportava la ricerca.

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