3 Mag 2024
“Sei grasso” padre costringe sul tapis roulant a velocità estreme bimbo di 6 anni: muore
Giunta ora in un tribunale statunitense nel New Jersey, la vicenda di abusi che risale a tre anni fa, del 20 marzo 2021, dove il padre deve rispondere di due capi di accusa. Uno relativo all’episodio del tapis roulant, l’altro alla morte del bimbo, avvenuta circa dieci giorni dopo per un trauma da corpo contundente. Un genitore statunitense, Christopher Gregor (31 anni), è accusato di aver sottoposto il figlio di appena 6 anni a diversi abusi fisici, tra cui costringerlo a correre a velocità estreme sul tapis roulant in palestra, causandogli così ferite che hanno portato alla morte del piccolo. Secondo l’accusa, il padre ha causato consapevolmente gravi lesioni personali al bimbo provocandone la morte. In tribunale, gli investigatori hanno portato proprio il video delle riprese di videosorveglianza del centro fitness del complesso di appartamenti in cui abitava l’uomo. Nel filmato si vede il 31enne che costringe il bimbo a correre a velocità insostenibili sul tapis roulant. Il piccolo cade più volte sbattendo violentemente a terra mentre il padre lo trascina con forza di nuovo sullo strumento. Si può vedere Gregor afferrare il piccolo per la maglietta e, a un certo punto, sembra mordere la testa del minore. Le riprese risalgano al 20 marzo 2021. Alcuni giorni dopo, la madre del piccolo, Breanna Micciolo, che condivideva la custodia del minore col padre da cui era già separata, ha visto le ferite del bimbo e le ha denunciate a un assistente sociale. Il piccolo il 1 aprile dello stesso anno è stato poi portato da un medico di fronte al quale ha detto che suo padre lo aveva costretto a correre sul tapis roulant perché lo riteneva “troppo grasso”. Il giorno dopo, il 2 aprile, le condizioni del bimbo sono peggiorate e il minore è morto dopo una inutile corsa in ospedale. È stato lo stesso genitore ad aver portato suo figlio in ospedale dopo che il ragazzo si era svegliato da un pisolino inciampando, biascicando le parole e avvertendo nausea e mancanza di respiro. Il minore è stato sottoposto a TAC urgente in ospedale, dove però ha iniziato ad avere delle convulsioni ed è morto poco dopo. L’autopsia condotta dal medico legale ha stabilito che sul corpicino erano presenti lesioni da corpo contundente con contusioni cardiache ed epatiche e una infiammazione acuta con sepsi. Secondo la perizia medico legale, il bimbo ha subito un trauma acuto al cuore 4-12 ore prima della sua morte. Il medico ha descritto che sul bimbo vi erano prove di abuso cronico, comprese lesioni da impatto contundente al torace e all’addome con lacerazione del cuore, contusione polmonare sinistra, lacerazione e contusione del fegato. Per l’accusa è la prova di un omicidio ma la difesa di Gregor invece sostiene che la morte del piccolo sia dovuta a motivi “naturali”. Avvocato e periti di parte parlano di un decesso causato da “complicazioni da polmonite”. La Procura della Repubblica ne è certa: gli abusi cronici del padre hanno provocato lesioni interne al ragazzo, che alla fine gli sono costate la vita due settimane dopo l’addestramento disumano. La madre del bimbo, Breanna Micciolo, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha detto di aver denunciato Gregor per abusi più di cento volte, ma nessuno è intervenuto.