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N&B MARETERRA FESTIVAL – Il 21 e 22 dicembre – A Martano torna a suonare il restaurato ORGANO KYRCHER nella chiesa dell’Immacolata

Sabato 21 e domenica 22 dicembre per la chiusura dell’N&B Mareterra Festival

A Martano torna a suonare il restaurato organo Kyrcher nella chiesa dell’Immacolata

Si tratta di uno strumento del ‘700 realizzato dalla famosa bottega di organari

Dopo un lunghissimo silenzio, torna a suonare il prezioso organo
settecentesco della bottega organaria Kyrcher custodito nella Chiesa
dell’Immacolata di Martano. Un importante progetto di recupero reso
possibile grazie al puntuale restauro fonico condotto dall’organaro Nicola
Canosa di Matera. La presentazione pubblica avverrà con una due giorni in
programma sabato 21 e domenica 22 dicembre, quando l’N&B Mareterra Festival
proporrà una serie di iniziative a conclusione della propria programmazione.

Si inizierà sabato 21 dicembre, alle ore 18, con una tavola rotonda alla
quale presenzieranno le autorità civili e religiose insieme ai principali
attori del progetto. Sarà l’occasione per presentare il restauro dell’organo
e l’esposizione dei rilievi architettonici della Chiesa realizzati nel 2020
dagli studenti di Architettura del Politecnico di Bari. Si proseguirà alle
ore 20 con la benedizione dello strumento impartita dall’arcivescovo di
Otranto S. E. Mons. Francesco Neri e il concerto inaugurale affidato al
giovane organista martanese Stefano Perrotta. Domenica 22 dicembre è
prevista invece un’apertura straordinaria della chiesa (ore 9-13) durante la
quale si potrà visitare la mostra di rilievi architettonici curata
dall’architetto Gianluca Ranieri e ammirare lo strumento restaurato, un
organo costruito nella bottega fondata a Cursi nel XVIII secolo da una
famiglia che si ritiene possa essere legata ad Athanasius Kyrcher, il
gesuita cui si devono i primi studi sul fenomeno del tarantismo in Salento.

«Questo importantissimo restauro, che dota finalmente la città di Martano di
un organo a canne storico funzionante, è il frutto di una grande sinergia
nella ricerca dei fondi necessari», spiega Gilberto Scordari, presidente
dell’associazione Aremu (promotrice del progetto) e direttore artistico del
Festival. «La nostra associazione ha lanciato questa sfida nel 2021,
promuovendo una raccolta fondi ad hoc e dedicando interamente alla causa
anche le risorse raccolte con il 2×1000». Il risultato è stato sorprendente:
grazie alla generosità della comunità martanese e di tanti sostenitori da
tutta Europa è stata raccolta quasi la metà della somma necessaria. «Per il
raggiungimento dell’obiettivo – prosegue Scordari – è stato fondamentale il
contributo della parrocchia del Rosario (ente proprietario del bene) e della
diocesi attraverso il meccanismo Cei dell’8×1000 destinato al restauro degli
organi a canne, con il quale si è potuto coprire il 50% delle spese, cui si
è aggiunto il prezioso sostegno economico del Comune di Martano». Un grande
sforzo è stato inoltre compiuto da Renato Della Tommasa, priore della
confraternita che ha in custodia la chiesa, e dall’azienda martanese N&B
che, oltre a contribuire generosamente alla raccolta fondi, ha
sensibilizzato diversi imprenditori del luogo.

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