28 Gen 2025
UNA GRAVE PERDITA PER LA CULTURA LA SCOMPARSA DELL’EDITORE GRAND’UFFICIALE DR. GIOVANNI BATTISTA COLOMBO
Il ricordo dell’intellettuale romano nel trigesimo della morte
di Goffredo Palmerini
Una grave perdita per la cultura la morte del dr. Giovanni Battista Colombo, Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, deceduto un mese fa a Roma. Grande emozione ha destato la sua improvvisa scomparsa, suscitando intenso e diffuso dolore nel mondo culturale della Capitale e particolarmente in seno alla carriera diplomatica del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Corpo diplomatico straniero in Italia, dov’era molto conosciuto e stimato per la sue grandi doti di manager editoriale. Suo il grande merito d’aver contribuito in maniera determinante, grazie alla straordinaria passione e alla considerevole conoscenza dei rapporti internazionali, alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle Rappresentanze diplomatiche italiane all’estero con la prestigiosa Collana libraria della Casa editrice fondata dal bisnonno Carlo Colombo (fondatore dell’impresa tipografica che opera a Roma), dando alle stampe in questi ultimi 25 anni ben 34 volumi, cui se ne aggiungono 16 tradotti in altre lingue.
Sentimenti di profonda stima e di immenso affetto sono stati manifestati, tra gli altri, dal curatore della Collana l’Ambasciatore Gaetano Cortese, suo amico fraterno sin dagli anni ‘90, e dal Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti e Ministro per gli Affari Esteri nel governo Monti. Proprio l’allora Ambasciatore Terzi fu motore e protagonista, insieme al curatore Gaetano Cortese, del volume sull’Ambasciata d’Italia a Washington “Il Palazzo sul Potomac”, pubblicato nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti d’America. Il prezioso testo si privilegiava della Prefazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed uscì sia in lingua italiana che nell’edizione in inglese.
“Una grave perdita per il mondo della Cultura, dell’Informazione, dello studio e conoscenza delle relazioni internazionali. Ai famigliari di Giovanni Battista Colombo la più vicina solidarietà e commossa partecipazione per un amico prezioso, di straordinaria cultura e sensibilità che resterà sempre nei nostri pensieri e nel nostro ricordo”, così ha scritto in un messaggio il Sen. Terzi. L’editore Giovanni Battista Colombo, nel 2024, quale strenna di Natale e per il Nuovo Anno della società Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo di Roma aveva dedicato il magnifico Calendario proprio alle “Ambasciate italiane nel mondo”, destando il vivo apprezzamento e plauso nel mondo diplomatico e suscitando una forte attenzione presso tutti gli organi di stampa italiana ed estera.
L’Ambasciatore Gaetano Cortese, per mantenere sempre vivo il ricordo del carissimo amico e mecenate Giovanni Battista Colombo, ha confermato che proseguirà nella sua attività di curatore della serie di libri per la preziosa Collana, con la prossima pubblicazione, già finalizzata e condivisa con l’editore, sulla “Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Helsinki – Villa Hjelt”. Il volume, già completato nella composizione, andrà in stampa nel prossimo mese di febbraio 2025 e sarà occasione per rendere il doveroso tributo al merito e alla memoria del dr. Giovanni Battista Colombo.
Sulla Collana curata dall’Amb. Cortese così si è espresso anche il prof. Carlo Franza, docente di Storia dell’Arte moderna e contemporanea ed insigne critico, che ha redatto diverse recensioni ai volumi: “Unica, prestigiosa ed innovativa raccolta di pubblicazioni, dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle splendide rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Una collana che fa luce sulle singole ambasciate italiane nel mondo, mettendone in evidenza storia, aneddoti, relazioni, visite, architetture, patrimonio artistico, ecc., una sorta di campionatura di ciò che vive la presenza diplomatica italiana all’estero, fuori dai confini del Paese Italia. La Collana di grande valore trae nome dall’editore Giovanni Battista Colombo che ha continuato con spiccata professionalità la tradizione della Casa Editrice fondata dal bisnonno, il Cavaliere del Lavoro Carlo Colombo (1858- 1917) che nel 1880 aprì a Roma una tipografia in Largo dell’Impresa.”
“Un editore lungimirante, colto, professionale e attento”, “un uomo mite, laborioso, generoso, dedito al lavoro e al nome dell’Italia”, queste le parole più ricorrenti degli amici ed estimatori del dr. Giovanni Battista Colombo alla notizia della sua repentina scomparsa, diffusasi in un baleno a Roma nonostante il periodo natalizio, raccogliendo attorno alla famiglia, nella cerimonia funebre celebrata il 30 dicembre 2024 nella Basilica del Sacro Cuore in Viale Mazzini a Roma, una moltitudine di persone presenti a rendere l’ultimo omaggio ad una persona di rara sensibilità, un vero gentiluomo d’altri tempi.
Giovanni Battista Colombo era nato a Roma il 26 gennaio 1952. Aveva condotto gli studi presso la Deutsche Schule di Roma, frequentandovi sia le elementari che le medie inferiori, per poi passare al Liceo classico presso il Collegio San Giuseppe, Istituto de Merode. Iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università La Sapienza di Roma, aveva conseguito la laurea con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi sperimentale su “Tecnologie e mercato grafico”. Durante i primi anni di lavoro aveva partecipato a Corsi di gestione finanziaria e strategia aziendale tenuti dalla SDA Bocconi School of Management di Milano. Aveva poi svolto il servizio militare di leva come Ufficiale di Complemento del 5° Corso AUC nel Corpo della Guardia di Finanza, presso il Servizio Studi dell’Accademia in Roma.
In campo lavorativo, dopo un periodo di “apprendistato” svolto presso uno studio di Commercialisti di Roma, nel gennaio 1978 era entrato nella Società di famiglia, la Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo SpA, fondata dal bisnonno Carlo Colombo – insignito nel 1910 dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro – che era stata successivamente condotta dal nonno Giovanni, dal padre Enrico e dallo zio Carlo Maria. Promosso dirigente, Giovanni Battista aveva ricoperto negli anni gli incarichi di Direttore Generale, Amministratore Delegato e dal 2017 ricopriva la carica di Presidente. Nei primi anni duemila aveva guidato lo stabilimento alla completa transizione dalla metodologia di stampa offset al sistema di stampa digitale.
Numerosi gli incarichi ricoperti. Fin dai primi anni di lavoro in azienda aveva rappresentato la Società nell’Ente Provinciale di Istruzione Grafica e nell’Assografici di Roma. Successivamente aveva rappresentato l’azienda a livello nazionale, ricoprendo più volte la carica di Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Italiana Industrie Grafiche Cartotecniche e Trasformatrici. Dell’Associzione era stato poi Presidente dal 2011 al 2015. Nell’Unione Industriali di Roma era stato componente del Collegio dei Probiviri. Inoltre era stato Presidente del Gruppo Stampa Digitale, ruolo ricoperto fin dalla creazione del Gruppo di specializzazione. Dal 2005 è stato anche membro del Consiglio di Amministrazione del Fondo Nazionale Pensione Complementare Byblos. Da rimarcare infine la sua presenza, dal 1999, quale componente del Gruppo dei Romanisti, un sodalizio di Romani accomunati dall’amore per la Città Eterna, con l’abitudine di incontrarsi senza alcuna formalità per conversare su Roma, discutere della sua storia, della sua cultura, ma anche delle sue problematiche, con l’ambizione di tenere desto in ogni campo lo spirito della romanità e mettere in luce il patrimonio storico-artistico, le vicende, i protagonisti, le tradizioni, il dialetto di Roma. Anche a tale passione si devono le numerose pubblicazioni della sua casa editrice sullo straordinario patrimonio artistico, architettonico e archeologico di Roma.
Numerosi anche i riconoscimenti e le onorificenze. Nel 1996 gli fu tributata dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, motu proprio, l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2004 il Premio “La Vedovella”, la prima volta per la “formazione”, e poi nel 2013 quale “best green printer”. Nell’aprile 2008 ha ricoperto l’incarico di Presidente dell’Esposizione di tecnologie digitali e servizi di promozione e comunicazione “DIGIGRAF”, organizzata dalla società Centrexpo nella nuova Fiera di Roma. Nel 2011, ad Arese, aveva ricevuto il Premio “Pollicione d’oro” alla professionalità, premio che viene assegnato ogni anno alle Personalità che si sono affermate e distinte nel mondo della grafica e della stampa. Nel 2024 gli era stato conferito il Sigillo Federiciano dal Centro Studi Federico II, in riconoscimento dei 25 anni dedicati alla Collana di volumi sulle Rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo. Il 19 luglio 2023, infine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli aveva conferito l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Continuatore con spiccata professionalità della Casa Editrice fondata dal bisnonno Carlo Colombo e diretta per circa mezzo secolo dal padre Enrico (al quale nel 1989 fu tributato il Premio Daria Borghese dalla Commissione dei Romanisti per l’attività editoriale rivolta alla città di Roma, con testi di particolare rilevanza sia per il valore intrinseco dell’opera, sia per la curata e splendida veste grafica), come già detto, attualmente insieme all’Amb. Gaetano Cortese l’editore Giovanni Battista Colombo portava avanti la prestigiosa Collana di volumi sulle Ambasciate Italiane nel Mondo e sulle Residenze diplomatiche italiane all’estero. Attualmente la Collana vanta ben 34 pubblicazioni edite nella versione italiana, ed altre 16 in lingua straniera (francese, inglese, norvegese, olandese, portoghese, tedesco e arabo).
La prima pubblicazione della Collana sulle sedi diplomatiche risale al 2000 con il volume dedicato all’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, a cura dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, durante la sua missione diplomatica nel Regno del Belgio, e si attualizza con l’ultima pubblicata, L’Ambasciata d’Italia in India, realizzata nella ricorrenza del 75° Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e India. Come già detto è imminente la pubblicazione del nuovo volume dedicato all’Ambasciata d’Italia in Finlandia. Nel frattempo la Collana si è arricchita di una serie di preziosi volumi sulle più prestigiose rappresentanze diplomatiche italiane all’estero, tra le quali l’Ambasciata d’Italia ad Ankara, l’Ambasciata d’Italia a Londra, l’Ambasciata d’Italia a Lisbona, l’Ambasciata d’Italia a L’Aja, il Palazzo di Sophialaan, la Villa di Inkognitogaten, il Palazzo sul Potomac e Villa Firenze, il Palazzo Metternich, il Palazzo sul Tiergarten, il Palazzo di Venezia a Istanbul, l’Ambasciata d’Italia al Cairo, il Palazzo di Avenue Legrand, dove la diplomazia incontra l’arte, un omaggio per gli oltre 150 anni di amicizia Italo-belga.
Da diversi anni le presentazioni delle splendide pubblicazioni della Collana dell’Editore Carlo Colombo, a seguito delle intese tra l’Ambasciatore Alessandro Vattani, allora Presidente del Circolo degli Esteri, e l’Ambasciatore Gaetano Cortese, hanno sempre luogo nella bellissima sede storica del Circolo della Farnesina, sul Lungotevere dell’Acqua Acetosa a Roma. Il percorso di cinque lustri della prestigiosa Collana documenta mirabilmente, attraverso preziosi volumi fuori commercio, oltre che le relazioni storico-diplomatiche riferite attraverso pregiati testi di storici, studiosi e diplomatici – arricchiti da raffinati apparati iconografici e da immagini esclusive fornite dagli Archivi del Quirinale e dell’Agenzia Ansa –, la straordinaria ricchezza artistica ed architettonica delle nostre Rappresentanze all’estero, specchio anch’esse del patrimonio culturale dell’Italia che non ha pari nel mondo.
Di tutto ciò hanno merito l’ideatore e curatore di tutti i volumi pubblicati nella Collana, l’Ambasciatore Cortese, e l’editore Giovanni Battista Colombo, personalità insigne della cultura italiana, dotato di grande finezza e signorilità, di specchiati valori e civiche virtù, che con questo modesto scritto abbiamo inteso ricordare e rendergli onore ad un mese dalla sua scomparsa.