Prosegue il viaggio per valorizzare il patrimonio storico, culturale, sociale femminile del territorio salentino intrapreso dalla Commissione Pari opportunità provinciale con “I luoghi delle donne”. Avviato in collaborazione con la Provincia di Lecce, il progetto è entrato nella fase operativa. Tutti i soggetti che hanno aderito (39 Comuni, 11 Cpo comunali, 15 scuole) sono stati invitati a individuare e proporre, entro il 28 febbraio prossimo, figure femminili che hanno contribuito alla grandezza storico-culturale del territorio, ma che sono rimaste finora nell’ombra. Donne salentine poco conosciute o addirittura “invisibili”, che potranno finalmente emergere attraverso la costruzione di un “percorso virtuale e reale”, fatto di strade, palazzi, terrazze, giardini, biblioteche, un vero e proprio Museo diffuso della memoria femminile nella città e nella provincia di Lecce. A tessere le fila della rete dei soggetti aderenti al progetto, la Cpo provinciale, con il supporto dell’Ufficio Pari opportunità della Provincia di Lecce. In questi giorni, a Palazzo Adorno, si sono tenuti due incontri volti a fornire informazioni, chiarimenti ed elementi utili per sviluppare e realizzare l’idea progettuale. A condurli la referente del progetto Giovanna Bino, componente della stessa Cpo provinciale. “Continuiamo con entusiasmo la strada intrapresa. Con questo progetto, libero da intenti celebrativi, vogliamo accrescere, partendo dalle nostre Comunità, la consapevolezza del ruolo delle donne e dei luoghi delle donne. Donne che hanno contribuito allo sviluppo economico, sociale, culturale e territoriale della nostra provincia”, evidenzia Anna Toma, presidente della Cpo provinciale. Rivolto ai Comuni e alle frazioni più decentrate del territorio salentino, alle Commissioni Pari opportunità comunali, agli Istituti scolastici, il progetto “I luoghi delle donne” punta anche a costruire una rete tra territori diversi, ma accomunati dalla stessa sensibilità; a coinvolgere la collettività sulla disparità di genere nella toponomastica, nella statuaria, nella intitolazione di Istituti scolastici ed in altri luoghi pubblici; a promuovere l’intitolazione di strade, piazze, a donne, in particolare a quelle donne ancora ‘invisibili’; a proporre itinerari per la valorizzazione del patrimonio femminile territoriale. In particolare, sarà creata una Mappa interattiva dei luoghi, dove sono individuate presenze femminili significative, che sarà diffusa anche online e saranno installati QR-code nei luoghi ‘vissuti,’ ‘abitati’ dalle donne, restituendo a ciascuna la possibilità di ‘raccontarsi’ nelle modalità e nelle forme più significative e dando così vita ad un vero e proprio Museo diffuso della memoria femminile nella città e nella provincia di Lecce. “La costruzione di un Museo diffuso della memoria femminile salentina costituisce un modello unico nella sua tipologia, a livello nazionale. Incentivando la partecipazione delle Istituzioni, promuovendo itinerari turistico culturali lungo il territorio, in modo inclusivo e partecipativo, potremmo dare vita ad una Mappatura del Salento femminile, portando alla luce quella memoria storica lacunosa, costellata di volti, voci femminili, obliate, sconosciute dalle stesse comunità”, spiega Giovanna Bino, studiosa e specialista di Storia di genere, in particolare, di quella pugliese e salentina. Lecce, 7 febbraio 2025 |