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NARDO’: CROLLO DI UN SOLAIO IN UN ALLOGGIO POPOLARE IN ZONA 167, LA REGIONE INTERVENGA

Il consigliere delegato alle Periferie Pierpaolo Giuri evidenzia le criticità nelle case popolari

Una parte dell’intonaco del soffitto di un’abitazione in zona 167 è crollata di notte (per fortuna senza causare danni all’anziana che riposava), riaprendo la questione del degrado nelle case popolari. Sull’episodio interviene il consigliere delegato alle Periferie Pierpaolo Giuri.
“È importante chiarire – dice – che questi alloggi non sono di proprietà del Comune, ma di Arca Sud Salento, responsabile della loro gestione e manutenzione. Tuttavia, gli inquilini molto spesso si rivolgono a noi e per quanto possibile ci mettiamo a disposizione, facendo da collante con l’ente gestore e gli amministratori di condominio per trovare soluzioni concrete. Negli anni, l’amministrazione comunale ha contribuito a sbloccare diversi cantieri offrendo sostegno e onorando le proprie incombenze, ma sappiamo bene che ci sono ancora molte palazzine che necessitano di ristrutturazioni complete e di tantissimi piccoli interventi che, purtroppo, non trovano sempre una risposta tempestiva. Arca Sud Salento non è negligente, ma può intervenire solo nei limiti delle risorse disponibili, e purtroppo la carenza di fondi è un problema strutturale. Chiediamo quindi alla Regione Puglia di dare più attenzione ai quartieri popolari e di intervenire con maggiore rapidità. Effettuare lavori nei tempi giusti significa non solo tutelare la sicurezza dei cittadini, ma anche evitare che situazioni di degrado possano aggravarsi, con un conseguente aumento dei costi di ripristino.
L’amministrazione Mellone – continua Pierpaolo Giuri – sul tema generale degli alloggi popolari e delle periferie, ha fatto moltissimo. Abbiamo intercettato fondi per la demolizione e ricostruzione degli alloggi comunali di Via Crispi e Via Duca d’Aosta, ad esempio, ma il problema riguarda soprattutto gli edifici di proprietà regionale, sui quali serve un intervento strutturale più ampio e risolutivo. Un altro aspetto critico riguarda i numerosi immobili chiusi in attesa di ristrutturazione e manutenzione. Se venissero recuperati e assegnati ai legittimi cittadini in graduatoria, si risolverebbe un problema molto serio per la nostra comunità, cioè la mancanza di alloggi disponibili. Sbloccare queste assegnazioni avrebbe un doppio effetto positivo: da un lato, si garantirebbe il diritto alla casa a chi è in attesa da tempo; dall’altro, si libererebbero diversi alloggi attualmente in affitto, aumentando l’offerta abitativa e contribuendo ad alleviare il problema della carenza di case nel nostro territorio.
L’attenzione per le periferie – conclude – non può essere secondaria: servono risorse, interventi concreti e soluzioni strutturali, non solo promesse”.

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