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FLAI e ALPAA PUGLIA RISPONDONO AL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA: INVESTIMENTI, LAVORO DI QUALITA’ E GREEN DEAL NEL PIANO STRATEGICO AGROALIMENTARE 

Il commento  del segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Ligorio, e il presidente Alpaa Puglia, Antonio Macchia          

“È necessario un piano politico lungimirante per una giusta transizione ecologica, che tuteli il lavoro e valorizzi i piccoli produttori”. Il segretario generale della Flai Cgil Puglia, Antonio Ligorio, e il presidente Alpaa Puglia, Antonio Macchia, commentano le recenti dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rilasciate lo scorso 14 aprile a Brindisi in merito all’emergenza Xylella e al Green Deal europeo. I sindacalisti evidenziano l’insufficienza dei fondi – ammessa dallo stesso Lollobrigida – destinati a contrastare l’epidemia che ha devastato la Puglia, in particolare il Salento, e criticano la visione del ministro secondo cui le politiche ambientali europee danneggerebbero l’agricoltura. “Riteniamo insoddisfacenti le dichiarazioni del ministro”, affermano Ligorio e Macchia. “Ci aspettavamo una visione politica più articolata, capace di delineare un piano di azione per affrontare le criticità del settore agricolo.” I sindacalisti sottolineano la necessità di risorse adeguate per la Puglia, gravemente colpita dalla Xylella, dove gli olivicoltori subiscono le pesanti conseguenze della crisi. Il problema è stato a lungo sottovalutato, con risorse insufficienti destinate al settore olivicolo, nonostante le gravi ricadute economiche e sociali. Migliaia di operai agricoli hanno perso il lavoro, e molti piccoli produttori e frantoi hanno cessato l’attività, con un impatto devastante per le economie locali. “Non possiamo permettere che gli operai agricoli siano l’anello debole di un sistema già in crisi”, afferma Ligorio. “La mancanza di investimenti strutturali ha aggravato la precarietà occupazionale e alimentato sfruttamento e caporalato. È urgente che il governo metta al centro lagricoltura, garantendo contratti giusti e condizioni dignitose per i lavoratori”. Anche riguardo al Green Deal europeo, Ligorio e Macchia dissentono dalle critiche di Lollobrigida. “Attribuire la responsabilità della crisi agricola al Green Deal è un’analisi miope e fuorviante” spiegano. “La transizione verde è fondamentale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con un primo traguardo di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Le cause della crisi agricola sono molteplici: dipendenza dai fossili, volatilità dei prezzi, degrado dei suoli, siccità crescente, e concorrenza sleale”. Per i sindacalisti, è cruciale avviare processi che creino valore economico, sociale e ambientale, adottando un modello di sviluppo agroalimentare che garantisca una transizione giusta, tuteli i diritti dei lavoratori, promuova un lavoro di qualità e rafforzi il ruolo dei piccoli produttori.

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