16 Ago 2013
IL LINGUAGGIO DEI SUONI INCONTRA LA DANZA
La ragnatela dell’itinerante lascia la Grecìa per toccare il Sud Salento. Arriva ad Alessano, dove già da diversi anni si svolge una delle quindici tappe del festival che condurrà all’atteso Concertone finale di Melpignano. I primi a salire sul palco, allestito in piazza Don Tonino Bello, saranno i Malicanti, gruppo che lega indissolubilmente la tradizione salentina con quella garganica. Pizziche e tarantelle da ballo, musica da festa quindi, ritmata e incalzante, chitarre battenti e tamburelli, insieme ad organetto e violino. Ma, la vera protagonista del repertorio proposto sarà la voce: serenate d’amore, canzoni di sdegno, e “canti alla stisa”, eseguiti a cappella, a 3 o 4 linee di voci indipendenti. Con il nucleo storico dei Malicanti (Enrico Noviello, Valerio Rodelli e Anna Invidia), la voce giovane e intensa del Gargano, Pio Gravina ed un ospite molto speciale simbolo della tradizione garganica: Mike Maccarone, 89 anni, ex pastore e cantatore tradizionale di Carpino (Foggia).
A seguire i Petrameridie. Fedeli al messaggio primigenio della musica popolare, la formazione riesce a far dialogare il linguaggio dei suoni con quello della danza, creando di volta in volta intensi momenti strumentali, coinvolgenti interventi di danza tradizionale e brani a più voci immersi in un’eterogeneità mai scontata e sempre accattivante.
Lungo la strada delle tradizioni, in sintonia con questo progetto, l’incontro con la dancer e performer laziale Roberta Parravano, esperta di danze etniche, ospite dei Petrameridie.
SCHEDE ARTISTI
MALICANTI
Malicanti è un gruppo di musica tradizionale che ripropone i repertori tradizionali contadini e pastorali di due aree della Puglia, il Salento e il Gargano. Nasce nel 1999 e suona per più di tre anni ospitando cantori e storici musicisti della tradizione salentina. Nel 2003, la formazione si rigenera e sposta il suo accento tra il Salento e il Gargano da cui provengono 4 dei 5 musicisti del gruppo. Il repertorio è quello tradizionale del mondo contadino di un tempo, appreso direttamente dagli anziani cantori e suonatori. La formazione si caratterizza per l’uso insolito e preponderante delle voci, tutti i componenti, infatti, cantano utilizzando le tecniche proprie della tradizione di campagne. I brani proposti sono soprattutto tarantelle ma non mancano i “canti alla stisa” che si avvalgono di almeno tre – quattro voci.
PETRAMERIDIE
Petrameridie scaturisce dall’incontro tra alcuni musicisti provenienti da diverse zone della Puglia, che dopo aver maturato singole esperienze, decidono di unire idee e progetti formanndo il gruppo.
Il sound proposto è deciso, fedele alla tradizione, ma contemporaneo senza tuttavia alterare il primigenio messaggio musicale. Sonorità etniche, atmosfere della tradizione della Puglia meridionale, arrangiamenti mai scontati sono le caratteristiche principali della formazione. E’ poi nel carattere del progetto dialogare coi linguaggi dei suoni e della danza per rendere ogni performance particolarmente accattivante.