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A Massafra Pierino, il lupo e le altre storie della Tebaide

Venerdì 21 aprile al teatro comunale di Massafra (Ta), l’orchestra Tebaide d’Italia porterà in scena lo spettacolo musicale “Pierino, il lupo e le altre storie”, con musiche di Sergei Prokofjew e Petrovič Mussorgskij.

Il concerto avrà inizio alle 20 e sarà suddiviso in due parti. La prima sarà incentrata sulla favola musicale, scritta nel 1936 dopo il suo ritorno nell’Unione Sovietica, di Prokofjew. La classica storia narra di Pierino, giovane pioniere che ha per amici un uccellino, un’anatra e un gatto, che vuole eliminare il lupo che si aggira nel bosco. Ma il Nonno, concependo l’impresa troppo pericolosa non gli permette di svolgerla. A caratterizzare la rilettura dell’orchestra massafrese sarà l’esecuzione per quintetto legni. Nella seconda parte, invece, sarà suonata l’opera più rappresentativa di Mussorgskij “Quadri di un’esposizione”, una suite per pianoforte che necessita di un gran numero di strumentazioni, specie per orchestra.

Abbiamo voluto lavorare su artisti del ‘900 – ha spiegato Raffaella Balestra – su scelta del nostro quintetto legni, con artisti molto difficili a livello tecnico, ma con un repertorio affascinante che abbiamo arricchito con le nostre incursioni stilistiche”.

Durante questo spettacolo musicale in prima linea sarà il quintetto legni composto da Titti dell’Orco al flauto traverso, Gianvito Carriero all’oboe, Francesco Montemurro al clarinetto, Giuseppe Pisconti al corno ed Emanuele Pastore al fagotto. A caratterizzare questo lavoro della Tebaide d’Italia sarà Gisella Carone che, come voce narrante, racconterà la storia di Sergei Prokofjew e introdurrà i dieci quadri di Mussorgskij proposti, grazie alla riscrittura di Raffaella Balestra, in versione massafrese.

I dipinti narrati in musica non sono stati tutti rintracciati. Così ho voluto lavorare con la mia fantasia collegandoli a luoghi e persone legate alle nostra terra, seguendo l’esempio di Calvino e delle stesse carte. Tra queste ci saranno la storia più nota di Mago Greguro e Magarella e quella poco nota, realmente accaduta, di una suora di origine castellanetana, la quale viveva nel Monastero di San Benedetto di Massafra,  fuggita con un capitano francese delle truppe napoleoniche”.

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