“Pochi giorni fa l’esaltazione dei traguardi e dei successi raggiunti dalla gestione dell’Acquedotto pugliese, ieri la ‘rimozione forzata’ di Ivo Monteforte, terzo manager della gestione Vendola ad essere praticamente licenziato in tronco, dopo essere stato presentato come uno dei massimi esperti in materia. Perché ormai di certo c’è solo l’interesse morboso della politica regionale nei confronti dell’Aqp. E questo il voto oscuro della guerra interna per la gestione dell’Ente, con un centrosinistra impegnato al solito a mostrare un modo di far politica e amministrare il territorio che appartiene ormai alla preistoria della Repubblica italiana.
Così il dubbio di una nuova distribuzione di poltrone, nominando un consiglio di amministrazione al posto del ‘poco pesante’ amministratore unico, diventa sempre più certezza, in una corsa ad accaparrarsi e distribuire ad amici fidati la gestione del potere. Non è la prima volta – come detto – che trame poco chiare mettono occhi e mani sull’Aqp, unica azienda ‘pubblica’ che al momento appare con i conti in regola. Il sospetto è che l’Acquedotto pugliese paghi pegno per i tentativi di sottrarsi alla colonizzazione politica da completare rigorosamente prima delle elezioni. Un copione vecchio, insomma”./
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