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Bimbo di 2 anni trovato in bocca a un alligatore: la polizia lo cercava dall’omicidio della madre

La polizia di Saint-Petersburg, in Florida (Stati Uniti), ha annunciato il 1° aprile il tragico esito di un’indagine aperta da tre giorni per ritrovare un bambino di due anni, Taylen Mosley, ricercato dopo l’omicidio della madre, Pashun Jeffery, 20 anni, avvenuto nel suo appartamento, giovedì 30 marzo. È un esito tragico quello annunciato sabato 1 aprile dalla polizia di Saint-Petersburg, in Florida, in un’indagine che da giovedì sta sconvolgendo l’opinione pubblica nel sud degli Stati Uniti. “Abbiamo scoperto una scena del crimine molto violenta” ha poi annunciato Anthony Holloway, il capo della polizia locale, specificando che la vittima era stata accoltellata più volte. La sera stessa, dopo essere andato a casa della madre con dei tagli alle braccia, Thomas Mosley, 21 anni, padre del bambino, è stato arrestato e ricoverato in ospedale, visto lo stato delle sue ferite. Il loro figlio invece è rimasto irreperibile, nonostante l’utilizzo di droni e sommozzatori nei vari specchi d’acqua circostanti. Era scattata anche un’allerta Amber, una procedura simile all’allerta sequestri, fino a questa incredibile scoperta, fatta sabato, in uno stagno vicino al quale passava una pattuglia, che aveva notato un alligatore “con in bocca tra le fauci un oggetto” ha riferito la polizia.Gli agenti hanno quindi aperto il fuoco sull’alligatore, che ha lasciato cadere quello che aveva in bocca: era il corpo del ragazzino. “Siamo riusciti a recuperarlo intatto”, ha detto l’ufficiale. L’alligatore, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  è stato soppresso. Le cause della morte del bambino sono al momento sconosciute.

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