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Bonifiche Aree SIN. A Statte il Comune presenta il progetto del Parco Naturale con ponte tibetano, skywalk e arrampicata sportiva

Il nostro obiettivo non è solo bonificare, ma restituire agli usi legittimi e ad una fruibilità anche naturalistica, didattica, turistico-ricreativa, un pezzo di territorio che negli anni è stato sfregiato e violentato dalla grande industria.

Così il Sindaco di Statte, Franco Andrioli, all’indomani della firma del protocollo d’intesa che grazie a fondi provenienti dalla contabilità speciale del Commissario delegato all’emergenza ambientale in Puglia, destina all’area SIN di Statte 4milioni 221mila euro per la bonifica e la messa in sicurezza del tratto Sud della Gravina di Leucaspide (quello che nelle scorse settimane a causa degli sversamenti industriali operati nell’era Riva all’interno della gravina era stato anche oggetto di un sequestro ordinato dal gip Wilma Gilli – ndr) e per la riqualificazione del tratto Nord.

Un traguardo importante raggiunto dopo quasi 11 anni di lavoro – commenta l’assessore all’ecologia e ambiente, Angelo Miccoli, all’epoca sindaco della cittadina ionica – e che porta a compimento anche un’azione congiunta da parte di enti differenti, da tempo in attesa di giustizia.

Ma come riportato dal sindaco ora l’obiettivo è quello di bonificare e di riqualificare le aree con notevole valenza naturalistica compromesse.

Le somme stanziate al Comune di Statte, consentiranno al tratto della gravina vicina all’area industriale di tornare ad essere quel luogo di biodiversità che un tempo era – commenta Andrioli – e su questo continueremo a lavorare icon la struttura del Commissario straordinario incalzandolo sui tempi per immediata esecutività dei lavori.

Diverso è invece il progetto che il Comune di Statte ha presentato per il tratto Nord della gravina .

Si tratta di una riqualificazione più generale dell’area che entra a diretto contatto con la zona urbana di Statte – commenta Miccoli – un vero e proprio polmone verde che immaginiamo anche luogo di ricettività turistico-ricreativa proprio per l’alto valore naturalistico e storico-ambientale, ma anche per i servizi che il progetto da milione e 221mila euro sarà in grado di realizzare.

Un parco naturale che tornerà a disposizione della comunità disegnando assolute novità in termini di fruibilità.

Recupereremo a nuova fruizione e accessibilità l’area dei dolmen – spiega il Sindaco – recupereremo con percorsi naturalistici e destinati alle attività sportive all’aperto l’ex cava di tufo, e poi condiremo tutta l’azione con alcuni passaggi chiave destinati a stimolare anche l’attrattività turistica proveniente da oltre provincia.

Il riferimento è al ponte tibetano che sarà realizzato a cavallo delle gole della gravina, allo skywalk trasparente su uno dei dossi, e alla definitiva messa in sicurezza dell’area di parete destinata all’arrampicata sportiva, sport in forte ascesa tra giovani e meno giovani.

Avevamo un’area degradata – dice Andrioli – ma ora, anche grazie a questi interventi, ci impegniamo a costruire attorno alla nostra comunità un’altra immagine pubblica di riconoscibilità collettiva.

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